Partita fiacca, quella tra Roma e Napoli, non caratterizzata da ritmi altissimi e con pochi spunti interessanti da entrambi i lati; quasi a confermare lo stato di forma pessimo di entrambe le squadre. Anche oggi la partita è stata caratterizzata da una serie di errori più o meno gravi, di fattura arbitrale. Nel primo tempo finito in parità, al 7' viene fischiato un fuorigioco a Gargano, che si rivela molto dubbio alla moviola. Il goal di Totti, che pareggia il risultato dopo l'1-0 di Lavezzi, sembra viziato invece da una posizione irregolare del capitano giallorosso. Nella ripresa pochi episodi, dei quali uno particolarmente rilevante. Al 67' minuto infatti Datolo tira di sinistro verso la porta, in area di rigore Cassetti intercetta il pallone con il braccio, che è largo e staccato dal corpo. Banti lascia correre ma il tocco di mano sembra abbastanza evidente da dover essere punito con il calcio di rigore. Questo probabilmente è l'episodio negativo più limpido della gara, che avrebbe dato la chance al Napoli di pareggiare i conti dopo il 2-1 di Totti. Anche al 77' c'è un contatto in area di rigore, dopo il quale Lavezzi finisce a terra, anche qui non viene segnalato alcun fallo, ma l'episodio è meno eclatante. Verso la fine di una partita molto lenta e poco emozionante, in cui le squadre faticano ad esprimere un gioco che si possa definire “calcio”, c'è da segnalare un ultimo episodio dubbio. All'86' sulla punizione di Cigarini, viene fischiato un fuorigioco al Napoli, non limpidissimo. Al di là degli episodi dubbi e degli errori evidenti dei direttori di gara, il motivo principale per cui il Napoli sta giocando così male è di certo un modulo di gioco che non ha riferimenti, un modulo obsoleto e non adatto all'organico azzurro, che però viene utilizzato ad oltranza nonostante le pessime figure raccolte fin qui.

di Gianmarco Delli Veneri