

Introducendo il nuovo allenatore nella sua conferenza di presentazione il presidente azzurro ha così commentato la sua scelta. "Il nome di Mazzarri gira nel Napoli da due anni. Già allora avevo chiesto a Marino di trattarlo ma poi questa trattativa, non so perché, non si è conclusa. A Mazzarri è servito come assist per farsi aumentare l’ingaggio. La scelta di Mazzarri al posto di Delio Rossi o Mancini non è stata dettata da questioni economiche, se avessi avuto l’esigenza di prendere Mancini l’avrei chiesto al mio amico Moratti, ma io ho sempre voluto l'ex doriano. L’anno scorso al momento di cambiare allenatore l’avrei preso se fosse stato disponibile. Walter Mazzarri è la scelta più voluta, più ponderata e più desiderata per il Napoli in questo momento, ed anzi siamo in ritardo di un anno e mezzo".
In apertura di conferenza Mazzarri afferma: “Ci tengo a precisare che la richiesta del Napoli non è servita a farmi aumentare l’ingaggio, anche perché con
Poi De Laurentiis aggiunge: “Ho scelto Mazzarri perché due anni fa, vedendo che
Chiusura sul rapporto con i giornalisti: "Non mi è piaciuto l'atteggiamento manicheo che abbiamo avuto in questi anni. La Società Sportiva Calcio Napoli sarà più aperta, avrà una comunicazione più moderna, anche perchè io stesso sono uomo di comunicazione, e si potrà avere un rapporto più aperto tra squadra e stampa. Quando ci saranno momenti in cui vorremo tenere al riparo la squadra dai microfoni, sono certo che saprete capirlo, perchè lavoriamo tutti per il bene del Napoli".
La parola torna a Mazzarri: “Napoli per me è paragonabile alle squadre che vanno per la maggiore. Nessun allenatore può rifiutare la possibilità di allenare il Napoli. Per gli obiettivi devo saggiare la squadra prima di parlare. Ho un’idea generale ma ho bisogno di interagire con i giocatori per capire cosa serve e dove si potrà arrivare. In questo calcio così equilibrato la differenza la può fare il lavoro che faremo, anche a prescindere dal valore tecnico della formazione. Bisogna creare una squadra granitica e trovarne l’anima. Tecnicamente comunque questa è la squadra più forte che ho mai allenato.
Sul modulo credo di poter insegnare qualsiasi tipo di modulo. Finora ho sempre dovuto adattarmi a quello che avevo a disposizione. Anche ora dovrò adeguarmi alla rosa. Alla Reggina usavo il 3-4-3, quando passai alla Samp ho dovuto cambiare per l’assenza di alcuni giocatori per il sistema di gioco che usavo in precedenza ed ho dovuto usare il 3-5-2 più consono alle mie esigenze. Lì giocavamo un calcio piacevole, a prescindere dai numeri. Sono i movimenti, l’atteggiamento e l’anima le cose fondamentali. I meccanismi poi potrebbero mutare a differenza della fase offensiva e difensiva.
Io non parlerò mai di mercato, sono per il rispetto dei ruoli ed io potrò occuparmi solo delle questioni tecniche, mentre per altro ci saranno persone adatte a parlarne. Io mi confronterò direttamente con la società.
Lavezzi come Cassano? Ogni giocatore è diverso da un altro. Per avere delle idee precise devo conoscere bene i ragazzi, altrimenti non posso capire quello che serve”.
La palla passa nuovamente al presidente: “Venerdì vi dovrei presentare il direttore dell’area tecnica, poi a gennaio, se non prima, vi presenterò il direttore generale. La stessa impronta che do al cinema la darò al calcio, in modo che le eventuali responsabilità saranno solo mie”.
Prosegue poi Mazzarri: “Per il bene degli attaccanti sarà importante l’atteggiamento della squadra. Per me basta che la squadra faccia un gol più degli altri, a prescindere da chi fa gol. Non voglio responsabilizzare gli attaccanti, l’importante è che i giocatori soffrano come me quando non vincono. Se gli attaccanti hanno le pressioni di dover giocare è difficile che facciano bene. La pressione bisogna saperla gestire nello spogliatoio, dovrò far rendere al massimo i giocatori, poi il futuro dirà se ci sarò riuscito. Lavorerò sempre sulla prestazione e come ha interpretato la gara la squadra. Io sono per i risultati ma la gente deve percepire anche che la squadra dà tutto per fare i risultati. Questa è l’unica cosa che vigilerò sui miei giocatori. I miei giocatori lo devono capire subito.
Non credo che il modulo abbia influito negativamente sulle sorti della squadra. In base a quello che possono fare i giocatori offensivi sistemerò gli esterni, mettendo magari un esterno più difensivo ed uno più offensivo, se non riuscirò ad adattarmi dirò quello che serve alla società.
Sono un grande calcolatore, ma ci tengo a voler trasmettere quello che ho dentro. E’ una mia caratteristica che penso finora abbia dato buoni frutti. Le mie squadre sanno quello che voglio. Devono essere convinti delle mie idee e la domenica si mette in campo quello che si è studiato insieme in settimana.
La gavetta mi ha dato tanto, le caratteristiche tipiche di una piazza del sud le conosco grazie al lavoro fatto in serie minori. Non mi piace parlare di colleghi che non hanno fatto un percorso simile al mio come Ferrara e Leonardo.
Sapevo che
I giocatori che ho avuto e quelli che non ho avuto devono essere trattati allo stesso modo. Prima di fare discorsi collettivi parlerò con ogni singolo giocatore faccia a faccia.
Il contratto serve fino ad un certo punto bisogna confrontarsi ogni 30 giugno, così è stato in ogni piazza dove ho lavorato, poi si può stare in una società anche per sei anni a prescindere dai contratti”.
Torna a parlare De Laurentiis: “Mi aspetto la bellezza del gioco. Ora daremo credito e spazio a Mazzarri per fare le sue valutazioni e mettere la rosa in condizione di fare gol e viencere”.
Tocca poi al nuovo direttore sportivo Bigon: “Vengo da cinque anni a Reggio dove le pressioni sono diverse, sono cosciente dell’impegno ma ho tanto entusiasmo e sono stato contagiato dalla voglia del presidente di costruire per il futuro e sono sicuro ci saranno le condizioni adatte per far rendere al meglio i giocatori”.
La parola torna a Mazzarri: “Sono contento che abbiamo molti nazionali per il mondo, ma mi dispiace che avrò questi elementi a disposizione solo una giornata prima della gara contro il Bologna”.
De Laurentiis parla poi di Cassano: “Il sogno di Cassano lo lascio a voi, da quando sono tornato da Los Angeles ho dormito al massimo tre ore per notte, non ho tempo per i sogni.
Su Bigon non sapevo nemmeno che il padre fosse stato a Napoli all’epoca del secondo scudetto. Al mio fianco voglio gente giovane che sposi la mia voglia di essere sempre intellettualmente in viaggio. Non voglio gente che soffra di codardia”.
di L'inviato Eduardo Letizia

L'ANIMA?
Di GENNARO - scritto il 07/10/2009 11:21:40
CREDEVO CHE FONDAMENTALE FOSSE IL GIOCO DELLA SQUADRA.
BRAVO
Di ARGENTO - scritto il 07/10/2009 11:17:45
BRAVO MISTER TROVA L'ANIMA DEI GIOCATORI, SPERANDO CHE NON SIA DIFFICILE COME TROVARE UN AGO NEL PAGLIAIO. . . MA COME FANNO NELL'IPPICA PORTA IN PANCHINA IL FRUSTINO E FRUSTALI FINO A CHE NON FANNO I CALLI AL C. . . O, DEVONO CAPIRE CHE QUANDO SCENDONO IN CAMPO NON SONO SOLO CALCIATORI MA UOMINI CHE RAPPRESENTANO LA NOSTRA CITTA', DEVONO FAR SPLENDERE LO STESSO SOLE CHE ILLUMINA LA NOSTRA CITTA' SU TUTTI I CAMPI DI SERIE A, FA VEDERE CHI COMANDA CON LA GRINTA CHE HAI. . . E CHI NON MERITA MANDALO NELLE GIOVANILI MORTIFICALI COME LORO MORTIFICANO QUESTA CITTA'
Ciak si gira...
Di aveterottoOK - scritto il 07/10/2009 11:07:56
Ragazzi, è ormai ufficiale a giorni partiranno le riprese del nuovo "CINEPACCHETTONE DELL'ANNO" prodotto dai tifosi incazzati, dal titolo "NATALE, PASQUA ed EPIFANIA A CASTELVOLTURNO". . . personaggi ed interpreti:
Lo Zio scemo e Spaccone: Aurelio DE LAURENTIIS
Il Salvatore della Patria: Walter MAZZARRI
Il Cornuto & Mazziato: Roberto DONADONI
I Tre Moschettieri (almeno loro ci sono): Marek HAMSIK -Fabio QUAGLIARELLA - Ezequiel LAVEZZI
Amleto(esco o non esco dai pali): Morgan DE SANCTIS
Il Raccomandato:Paolo CANNAVARO
Il Gladiatore: Hugo CAMPAGNARO
Il Disordinato: Matteo CONTINI
Il lungo, il Corto e il Pacioccone:
Leandro Rinaudo - Walter GARGANO - German DENIS
Il Cliente del Bar: Fabiano SANTACROCE
L'Uomo Invisibile:Luca CIGARINI
Il Buono, il Brutto e il Cattivo:
Jesus Datolo - Camilo ZUNIGA - Christian MAGGIO
La Bella Addormentata: Michele PAZIENZA
Il Miracolato: Gianluca GRAVA
Muzio Scevola (la prende sempre col braccio): Salvatore ARONICA
Heidi: Erwin HOFFER
Ed eccezionalmente nel pluriruolo di: GABIBBO PINOCCHIO - GIUDA -IL GRANDE DITTATORE:l'unico ed inimitabile PIERPAOLO MARINO
Colonna sonora: LACREME NAPULITANE e SIMMO E'NAPULE PAISA'. . .