"Era inevitabile. E' stato un intervento salutare. Mi dispiace per Donadoni, che ha pagato per alcune scelte sbagliate dell'ex d.g. Marino. Purtroppo il direttore era il responsabile di tutto e questa gestione non ha portato a risultati positivi. L'allontamento di Marino l'avevo gia' preventivato qualche tempo fa: indubbiamente ha ingaggiato dei calciatori importanti, e questo non potra' toglierlo mai nessuno, pero' effettivamente gestire tutto, anche in riferimento ai dipendenti, non ha portato ai risultati attesi da tutti. In un club importante, come il Napoli, occorre fidarsi dei propri collaboratori: non si puo' decidere tutto, dalla prima all'ultima cosa. Ha pagato questa scelta ed ha pagato il Napoli. E' vero che in 5 anni dalla C siamo tornati in Europa, pero' con i soldi spesi la situazione poteva essere migliore".

 

 

"Mi piacerebbe far parte del Napoli, sarei un ipocrita a sostenere il contrario. A suo tempo diedi la disponibliita' a Marino, che pero' mi chiuse questa possibilita'. Vorrei lavorare con i giovani portieri del Napoli, è quello che sto facendo ad Ischia. Sarebbe fantastico seguire i nuovi numeri 1 del Napoli, nel club dove ho dato tutto e dove tutti i tifosi mi hanno sempre stimato. Per una questione di affetto e di riconoscenza, mi piacerebbe un giorno dare una mano al Napoli".

 

 

"E' un allenatore eccezionale, dotato di grande carisma. Negli ultimi anni ha raccolto consensi in tutte le piazze che ha allenato. Lo conosco di persona, perche' era il secondo di Ulivieri ai tempi del mio Napoli. Nel 1998 curava i portieri del Napoli e studiava le squadre avversarie per il mister: gia' a quei tempi si notava che aveva qualcosa in piu'. Di calcio ne capisce. Ha un grande carattere. Per me e' l'uomo giusto al momento giusto. Mazzarri mi ha colpito quando ha detto che Napoli rapprsenta un punto di arrivo per la sua carriera: significa che ha grande rispetto per il club".

 

- Mazzarri ha subito chiesto alla squadra due cose: grinta ed elettricita' in campo... 

"Sono due aspetti che lasciano ben sperare. Conoscendo il carattere di Mazzarri, credo che trasmettera' l'anima al Napoli in un modo o nell'altro. Mazzarri adotta dei metodi diversi da Donadoni: credo pero' che i risultati li vedremo sul campo. Il modulo puo' essere anche lo stesso, ma l'atteggiamento sara' differente". 

- Qual e' il suo ricordo legato a Walter Mazzarri? 

"Nel 1998/1999 venivamo da un'annata particolare. Il Napoli era retrocesso in B e mi ritrovai Mazzarri in ritiro. Personalmente mi ha dato una grandissima mano per riprendermi da quella grossa delusione. Ancora oggi lo devo ringraziare, perche' con me si e' comportato molto bene. Mazzarri non ha peli sulla lingua: parla in modo diretto con i giocatori ed aiuta chi e' in dfficoltà".

 

"Mazzarri trovera' i suoi leaders. Al Napoli manca l'anima e il mordente. Conosce Campagnaro, Aronica e Campagnaro, avendoli avuti gia' nella Sampdoria e nella Reggina. Mazzarri poi contera' sulle certezze di questo Napoli, da Quagliarella, ad Hamsik fino a Lavezzi ed inoltre cerchera' di dare sicurezza alla squadra".

 

 

"Mi aspetto tanti tifosi azzurri al San Paolo per il match con il Bologna. Bisogna dare il giusto benvenuto a Mazzarri, che sapra' regalare delle soddisfazioni".