PianetAzzurro.it PianetAzzurro - News Napoli - CITTADELLA SAN PAOLO, IL 'NUOVO' STADIO TRA RISTORANTI, BAR E AREA SHOPPING
Cerca
Iscriviti alla Newsletter
Squadra e Società
Calcio Napoli

News Napoli
• CITTADELLA SAN PAOLO, IL 'NUOVO' STADIO TRA RISTORANTI, BAR E AREA SHOPPING •

15/10/2009 11:52:44

Chi ha speso in ventisei mesi centoventisei milioni per l’acqui­sto di giocatori è un imprenditore che ha lavorato molto in prospettiva: ha ri­dato dignità ad un club precipitato molto in basso, ha ricostruito squadra, società e ha creato attorno al Napoli, quarto bacino di utenza in Italia, un gi­ro di affari che un’azienda che si rispet­ti deve avere.

Ad Aurelio De Laurentiis finora è mancato un tassello nel busi­ness- Napoli, probabilmente perchè la decisione non era di sua esclusiva com­petenza: lo stadio San Paolo, un mo­stro di cemento abbandonato al degra­do e privo di qualsiasi funzionalità, è l’impianto sportivo più brutto d’Italia, dove il terzo anello è chiuso da anni e l’agibilità è consentita di volta in vol­ta, al minimo delle condizioni.

Pa­tron Aurelio ha ben studiato la legge Crimi - passata alla Camera e in attesa di approvazione in Senato - che di fat­to accelera la costruzione degli stadi e ai suoi architetti ha già commissiona­to un progetto per la (ri)costruzione del San Paolo. Non avendo la gestione completa della struttura, si è relaziona­to con il Comune di Napoli e le volon­tà, per ora, sembrano convergere nella stessa direzione. «Voglio un San Paolo nuovo, una struttura moderna e al­l'avanguardia », ha detto De Laurentiis. Un San Paolo nel San Paolo, che pe­rò sarebbe riduttivo identificare nel campo da gioco, magari con la sola esclusione della pista di atletica, gli spalti nuovi, le tribunette e un manto erboso da far invidia all’Inghilterra.

Perchè De Laurentiis di mestiere fa l’imprenditore e dieci anni fa già parla­va di stadio virtuale, termine che oggi è addirittura abusato. Dal virtuale al re­ale il passo è breve, assicura il presi­dente. «Soprattutto se partiamo dal presupposto che allo stadio devono an­dare i bambini e le famiglie. Se ci abitu­iamo all’idea che lo stadio ha soltanto come funzione occasionale quella del­le partite di calcio e che invece vive, pulsa, sette giorni su sette, ventiquat­tro ore su ventiquattro di attività colla­terali, riuscimao realmente a guardare avanti». Ristoranti, bar, area shop­ping. E persino un albergo. Così l’im­prenditore De Laurentiis guarda al San Paolo.

Un business che garantisca am­mortamento degli investimenti nell’ar­co di un decennio. «Operazione non facilissima - sottolinea il patron - che deve tener conto di una serie di varia­bili, che attengono sì alla redditività dell’operazione, ma alla crisi economi­ca, ai decreti attuativi delle diverse leg­gi. Al completamento di tutte le auto­rizzazioni possibili da parte di sovrin­tendenze e altri organi». La concerta­zione con il Comune di Napoli è fonda­mentale. Per ora, carta bianca. Alme­no così pare. De Laurentiis può abbat­tere e ricostruire il San Paolo, può a avere a disposizione quasi centomila metri quadri, sapendo di dover tener conto che quarantasettemila andran­no «riservati» alla mobilità e ai par­cheggi.

Il Comune «concede» aree vici­ne allo stadio - per lo più nella zona di piazzale Tecchio - per un progetto mai realizzato prima da alcun privato. «So­no un imprenditore - aggiunge il pre­sidente - e voglio lasciare la mia im­pronta a Napoli anche realizzando la città dello sport. Ma non aprirò i can­tieri senza che sia tutto completamen­te approvato e garantito, senza che non abbia studiato le variabili attorno al progetto». Allora, la burocrazia ral­lenterà tutto? «Il mio impegno di im­prenditore c’è.

Ma dovremo preoccu­parci, in concomitanza con l’abbatti­mento del vecchio stadio e l’apertura dei cantieri nella zona, di trovare un’area dove si possa costruire uno stadio prefabbricato che temporanea­mente ospiti le partite. Se i tempi so­no quelli di tre, quattro anni, mi augu­ro che siano gare europee». Il Comune dovrà fare uno sforzo e troverà l’area. Il project financing di De Laurentiis è vincente già sulla carta. L’occasione non va sprecata.


di E.L.

articolo

COMMENTA QUESTA NOTIZIA
cambia

CITTADELLA
Di AH AH AH MI FATE RIDERE - scritto il 16/10/2009 11:02:59

L'UNICA CITTADELLA E' QUELLA CHE CI ELIMINERA' DALLA COPPA ITALIA.


de laurentis bugiardo buffone
Di dico la verita' - scritto il 15/10/2009 16:15:20

ma quale stadio futuristico. allo stadio non hai speso neanche i soldi per le tende della tua saletta personale. . . . . . . . . borgataro schifoso


gio cb
Di Sergio - scritto il 15/10/2009 15:15:45

Mi unisco all'accorato appello di:"gio cb", tutte queste premesse sono necessarie se non indispensabili per inserirci finalmente nel novero dei più forti squadroni europei. (Ma questa volta speriamo di non dovere mai più, tornare giù e subire le disillusioni, le umiliazioni e le amarezze patite in questi anni, sicuramente ce lo meritiamo. )Un saluto a tutti.


magari
Di gio cb - scritto il 15/10/2009 12:13:39

speriamo che fanno presto. e costruiscono uno stadio degno di una grande metropoli. tutte le più importanti società italiane si stanno muovendo per costruire stadi di proprietà. forza napoli.


[1]

NEWS NAPOLI