

"Credo sempre alla buona fede dei miei giocatori. Con loro ho un rapporto franco, diretto e non ho motivo per dubitare della buona fede di nessuno". Walter Mazzarri rifugge da ogni tentazione inquisitoria. Nessuna dietrologia per commentare il caso-Lavezzi, che ha monopolizzato l'interesse a poche ore dal suo personale debutto sulla panchina del Napoli. "Per ora so quello che sanno tutti: Lavezzi era in Nazionale, doveva tornare venerdì, poi ha smarrito il passaporto e non è potuto partire. Una volta è capitato anche a me. Comunque il ragazzo ha commesso una negligenza, ma non sta a me stabilire di chi è la colpa. A questo deve pensarci la società. Appena lo incontro -spiega il mister- gli chiederò solo come si sente. Devo capire in che condizioni arriva: poi, in base alla stanchezza e alle sue condizioni, farò le mie scelte. Tenendo presente anche una logica di gruppo da cui non posso prescindere".
Mazzarri, vicenda-Lavezzi a parte, che livello di conoscenza del gruppo è riuscito a raggiungere?
"Sono arrivato 10 giorni fa ed i Nazionali non li ho nemmeno conosciuti: non c'è bisogno che vi ricordi questo. Martedì ho telefonato a tutti: Hamsik, Zuniga e Gargano non sono riuscito a trovarli. Con altri abbiamo chiacchierato un pò. Sapevo di avere solo 48 ore per vedere il gruppo al completo e decidere la formazione migliore da schierare contro il Bologna. A causa di questo ritardo, mi sono trovato nella condizione di poter contare su una sola giornata per poter fare le mie valutazioni. Questo è un fatto oggettivo".
Insomma, sarà una prima piuttosto impegnativa per lei...
"Domenica, sul piano dell'interpretazione, è la partita più difficilie per me. Non ho la situazione dei giocatori completamente sotto controllo. La gente deve capire che sicuramente incontreremo delle difficoltà nell'arco dei 90 minuti, ma a loro chiedo di supportarci fino alla fine. Il Bologna è un'ottima squadra, non bisogna farsi ingannare dalla classifica: oltretutto, basta vedere le prestazioni che ha fatto con Juve e Milan per capire che si esprime meglio fuori casa che al Dall'Ara. In più ha un allenatore che io stimo molto. In poche parole affronteremo un avversario ostico".
Come le sembra che il gruppo abbia recepito le sue direttive, e quanto i giocatori hanno assimilato i suoi metodi di lavoro?
"Ho visto grande disponibilità da parte di tutti. E' ovvio che ogni allenatore abbia un modo di preparare la partita diverso dai suoi colleghi. E' questione di managerialità, di una diversa concezione a livello tattico. Non sto facendo un paragone con Donadoni, nè voglio dire che lavoro meglio di lui. Ci tengo anzi a ribadire che nei confronti del mio predecessore nutro grande stima e rispetto".
Insomma, le impressioni sono comunque positive.
"I ragazzi all'inizio erano un pò frastornati: però ce l'anno messa tutta, sul piano della concentrazione e dell'attenzione non gli rimprovero nulla. Si tratta comunque di sensazioni: bisogna vedere come giocatori reagiranno alla gara. La cosa fondamentale è non scendere in campo preoccupati o contratti".
Per vincere la paura e l'ansia del risultato, conterà molto anche il San Paolo?
"In questo momento conta solo il Napoli, conta la maglia: bisogna lottare tutti insieme per vincere. Ai tifosi chiedo di sostenerci e di azzerare tutto il passato. Ho visto sin dal primo giorno che, a livello ambientale, sono tutti ben disposti per il nuovo corso. Spero di averne la conferma domani".
Con De Laurentiis, intanto, come si è trovato in questi primi giorni di convivenza?
"Nella mia carriera ho sempre avuto a che fare coi presidenti più difficili: alla fine è nato un grande rapporto con tutti, che dura ancora oggi. Al presidente, ancor prima di firmare, ho chiesto soltanto di avere un contatto diretto e leale. Mi piace parlare con la proprietà faccia a faccia, avere un confronto costruttivo. In questo senso con De Laurentiis non c'è nessun problema".
di Simone Spisso

il vero Napol
Di quaglietta - scritto il 18/10/2009 10:33:14
penso che il vero Napoli lo potremo vedere da gennaio e sarà troppo tardi per vedere anche una classifica decente. . . . . . . ma sicuramente l'anno prox non ci saranno tutti questi errori commessi da Marino.