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• ANTEPRIMA: NAPOLI-BOLOGNA, IN BOCCA AL LUPO WALTER •

17/10/2009 20:29:53
 Addò stà Lavezzi, uh Maronna mia...”, passaporto smarrito, arrivo in ritardo, presidente su tutte le furie, Mazzarri che comprensivo scusa la disavventura capitata all'argentino, ma che ha solo una seduta di allenamento per conoscere il Pocho, che da parte sua ha solo un giorno per smaltire il fuso orario. Due settimane per conoscere i ragazzi, mezza squadra titolare via per gli impegni internazionali, e quindi in pratica attacco e centrocampo da schierare alla cieca per il “toscano di ferro” che tuttavia ha avuto un po' di tempo, e li si è soffermato con maggiore cura, per dedicarsi alla difesa, una difesa che è il colabrodo del campionato, una difesa priva di mordente (e negli ultimi incontri anche priva di Campagnaro e Santacroce) e lasciata per di più scoperta da un centrocampo troppo offensivo sulle fasce e col solo Arnold Gargano a fare filtro sulla mediana. Il lavoro di cesello per Mazzarri in questo momento è un eufemismo, altro che rifinire, ha bisogno di costruire mattone dopo mattone la consistenza della squadra, donando solidità emotiva e un'adeguata oleatura ai meccanismi sul terreno di gioco. Urla e rimproveri non sono mancati in queste due settimane durante le quali finalmente si è respirata grinta, determinazione e la caparbietà di un mister che, come ha affermato, ancora non dorme la notte quando perde, perchè proprio non ci sta! Un nuovo inizio per il Napoli, che in verità questa stagione oltre agli autosabotaggi vari che hanno molto minato serenità, credibilità, influendo di certo anche sui risultati, di fortuna non ne ha vista neanche a mendicare. E non solo sul campo, perchè incontrare in trasferta nell'ordine Palermo, Genoa, Inter e Roma è uno scherzetto non da poco, che in ogni caso ed in ogni momento della stagione avrebbe potuto portare altrettante sconfitte, ma che concentrando 0 punti su 0 punti nelle prime giornate ha donato alla squadra una posizione imbarazzante in classifica. Donadoni via, arriva il nuovo mister, quello con le palle, perchè alla squadra mancano. Mazzarri si ritrova un abbordabile Bologna alla sua prima sul palcoscenico del San Paolo, ma in una difficoltosa condizione sui generis, il che rende l'impegno inevitabilmente e ugualmente complicato, dopo di che nell'ordine ci saranno Juventus, Milan e Fiorentina in una sequenza trasferta, casa, trasferta che, in caso di mancati risultati, potrebbe far storcere qualche naso e parlare di ennesimo fallimento sin da subito. Mazzarri è trecinqueduista, ed anche per questo è stato scelto per dare continuità al progetto, dunque in campo di cambi se ne vedranno pochi, quello più significativo riguarda Aronica, calciatore conosciutissimo dal livornese, che verrà schierato sulla fascia sinistra di un 3 5 2 mascherato e sicuramente più accorto. Finalmente un mancino, finalmente un calciatore che ha determinate caratteristiche per ricoprire quel ruolo e finalmente una maggiore copertura che può permettere a Marekiaro di dedicarsi quasi esclusivamente ad estrarre dal cilindro i suoi numeri, così come succedeva nel Napoli di Reja, quando a coprire le spalle alle avanzate dello slovacco ci pensava Savini, uno dei pupilli rivelati del patron azzurro. Savini, Aronica, nomi sicuramente non ad effetto ma estremamente funzionali all'economia di una squadra che, volendo riprendere una metafora dell'oratore Menenio Agrippa, è un po' come un corpo, nel quale ogni organo è fondamentale per il suo adeguato funzionamento. Per quanto riguarda il Pocho, invece, è stato convocato ma probabilmente finirà in panchina lasciando via libera all'esordio dal primo minuto del Tanque, voglioso di ben figurare con un mister che ha sempre valorizzato le punte di stazza. Per il resto la formazione è quella solita, col discusso De Sanctis tra i pali (unico a non scendere in campo nel duplice incontro internazionale) coperto da una massiccia dose di vitamina C, quella di Campagnaro – al ritorno dopo l'infortunio – Cannavaro, sul quale Mazzarri ha lavorato a lungo provandolo anche come libero, e Contini; a centrocampo un rigenerato Maggio sulla destra a formare col Maschio angino argentino la devastante coppia dei tempi della Samp, come detto, Aronica sulla sinistra, Cigarini in regia, sperando che i cazziatoni del focoso mister lo smuovano un po' dallo stato abulico nel quale sembrava essere caduto, Gargano in rottura augurandosi che gli impegni con la nazionale e d il fuso non si facciano sentire più di tanto e Marek Hamsik nel ruolo di “pensaci tu”. In attacco accanto ai centimetri di Denis ci sarà ovviamente Quagliarella, scippato del gol con l'azzurro dell'Italia e desideroso di tornare a segnare dopo la doppietta al Livorno, uniche sue realizzazioni fino a questo momento. Il Bologna di Papadopulo risponderà con un 4 3 2 1 che facilmente può trasformarsi in un modulo a tre punte. I felsinei avranno l'ottimo Viviano tra i pali, Zenoni, Britos, Portanova e Lanna a schierarsi nell'ordine in difesa da destra verso sinistra, Guana, Mingazzini e Valiani a centrocampo che lasciano, almeno nella formazione di partenza, lo statuario Mudingayi, oggetto dei desideri partenopei in estate, in panchina, mentre la ricerca del gol sarà affidata a bomber Di Vaio supportato da Adaylton e dal Panteron che torna per la prima volta a Napoli da ex. Pochi sono i punti in campionato delle due formazioni, molte le motivazioni di entrambe per fare bene ma nel grigiume di un assaggio di inverno giunto prematuramente, tra i sogni sospesi a mezz'aria per un Napoli che per adesso ha disincantato con l'amaro della delusione, si spera che il “toscanaccio” dall'urlo furente riporti sul manto erboso l'orgoglio dell'azzurro, iniziando la sua avventura con un trionfo che eviti stupide discussioni, almeno alla prima. E non resta che augurare “in bocca al lupo Walter...”.

Le probabili formazioni di domani: 

Napoli: 26 De Sanctis, 14 Campagnaro, 28 Cannavaro, 96 Contini, 11 Maggio, 23 Gargano, 21 Cigarini, 17 Hamsik, 6 Aronica, 27 Quagliarella, 19 Denis.
A disposizione: 1 Iezzo, 77 Rinaudo, 18 Bogliacino, 5 Pazienza, 15 Datolo, 7 Lavezzi, 9 Hoffer.
All. Mazzarri

Bologna: 1 Viviano, 21 Zenoni, 13 Portanova, 6 Britos, 23 Lanna, 14 Guana, 8 Mingazzini, 7 Valiani, 85 Adailton, 25 Zalayeta, 9 Di Vaio.
A disposizione: 15 Colombo, 18 Moras, 11 Vigiani, 26 Mudingayi, 19 Tedesco, 32 Cesarini, 22 Osvaldo.
All.. Papadopulo.


di Emanuele Gargiulo

articolo

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cambia

va bene così......
Di raigi1963 - scritto il 17/10/2009 21:33:57

de santis



maggio cannavaro contini





campagnaro





hamsik gargano cigarini lavezzi





quagliarella



denis





e che dio c'è la mandi buona. . . . .










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