Mettere il naso in ogni cosa, controllare per filo e per segno tutti i passaggi effettuati nella gestione precedente, avere piena conoscenza di ogni movimento finanziario futuro per avere piena conoscenza su ogni voce di bilancio. Il nuovo credo di Aurelio De Laurentiis contempla la sua presenza costante nella sede del Napoli e non solo per le questioni strettamente tecniche. Anzi, insieme al responsabile amministrativo del Napoli e della Filmauro, Andrea Chiavelli, da tempo da sta verificando tutti gli atti contabili effettuati fino a ieri l’altro. La ragione è duplice. Innanzitutto c’è una indagine della Guardia di Finanza (le Fiamme Gialle a Castelvolturno hanno già effettuato un paio di ispezioni), che dovrebbe portare di qui a poco a qualche contestazione. Il patron non vuole farsi trovare spiazzato e con Chiavelli sta effettuato una sorta di indagine interna per capire la natura di tutti i movimenti di mercato effettuati soprattutto con l’accesso del Napoli in serie A. Cioè, quando si è cominciato ad operare un po’ di più con il Sudamerica. Si sta blindando il presidente, a giusta ragione, per evitare che eventuali conseguenze possano ricadere sulla sua persona. Un attivismo giustificato anche dalla necessità, nel caso, di coinvolgere chi ha operato in maniera non totalmente conforme a quelle che sono le regole finanziarie. Dalle stanze della dirigenza azzurra si vocifera di un patron parecchio accigliato tutte le volte che lascia la sede del club per le opportune verifiche contabili. Ha trovato parecchia confusione ed ecco perché in questo secondo quinquennio di gestione Napoli ha ritenuto necessario scorporare le due identità professionali. Il direttore sportivo deve occuparsi unicamente del mercato oltre che di tutte le vicende tecniche collegate all’allenatore ed alla squadra. Il direttore generale, invece,dovrà avere una competenza collegata alla crescita commerciale della società, sempre nel rispetto dei numeri che verranno analizzati costantemente con il responsabile amministrativo Chiavelli. Ma il patron guarda con attenzione ed ottimismo anche all’aspetto relativo alla crescita commerciale. Con il responsabile del marketing, Alessandro Formisano, il filo diretto è continuo. Il patron ha apprezzato lo sviluppo che ha saputo dare uno dei suoi dirigenti più fidati e produttivi, ma ora c’è da sistemare ciò che concerne l’ecommerce. Il prodotto Napoli in loco trova l’ostacolo del “falso”, mentre le richieste dall’estero possono essere meglio soddisfatte con gli oggetti e l’abbigliamento originale.

Fonte: Il Roma

di E.L.