Senza paure, si pensa alla Juve. Un solo giorno per preparare la partita. Mazzarri però non ne fa un dramma. Dentro di sé la soddisfazione è straordinaria ed è quella legata alla super-rincorsa ad handicap degli azzurri al Milan, in vantaggio di due gol al San Paolo in un batter d’occhi. Nel programma di preparazione alla sfida con Madama, il “Toscanaccio” con i suoi giocatori ripercorrerà soprattutto i momenti di totale smarrimento della difesa. Cosa vuole Mazzarri dal reparto operativo davanti a De Sanctis? Niente di particolare, se non la massima attenzione per tutto e per tutti fin dall’inizio. Guai a distrarsi e ad andare nel pallone come è successo mercoledì sera al San Paolo. E soprattutto non sono ammessi errori di quel calibro. Mazzarri ha in mente anche un rimpasto difensivo, visto che dopo la panchina occupata contro i Diavoli di Leonardo, Paolo Cannavaro si propone per riprendere il suo posto mentre si rendono disponibili Fabiano Santacroce e Contini, con Zuniga. Ci penserà su Mazzarri che confermerà il centrocampo e Aronica tra il settore centrale e quello arretrato. Anche qualche dubbio in prima linea, forse addirittura una staffetta nel corso del match di Torino tra Quagliarella che partirebbe come al solito dall’inizio e Gustavo Denis, con alle spalle un po’ larghi tra loro Maggio a destra, Hamsik e il Pocho Lavezzi.Non guasta un’occhiata in Casa Juve, da dove Ciro Ferrara ha già aperto la finestra sul Napoli. Ha guardato e riguardato i dati legati alla gestione Mazzarri e alla repentina guarigione della squadra azzurra: alcuni riferimenti precisi preoccupano il tecnico bianconero che oltre a rendersi conto dei nuovi contenuti battaglieri del team napoletano, ha presente un’altra caratterizzazione che il trainer toscano ha conferito al Napoli, la “zona Mazzarri”, micidiale per le squadre avversarie. Di che si tratta? Nelle tre partite che riguardano la gestione del «Toscanaccio», il Napoli è andato quattro volte in gol nelle fasi finali dei match con Bologna (Maggio), Fiorentina (Maggio) e Milan (Cigarini e Denis). Significa che Madama starà sempre sul chi vive, considerando che gli azzurri danno battaglia per l’intero match e che come è già successo e quando le circostanze lo richiedono, diventano senza freni negli ultimissimi minuti, quando gli altri tirano i remi in barca: è quella la «Zona Mazzarri».

Fonte: Leggo

di VL