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• IL PERSONAGGIO DELLA SETTIMANA: WALTER MAZZARRI, IL MAGO DI LIVORNO •

03/11/2009 17:12:30
Puntuale come sempre, ritorna la rubrica di PianetAzzurro che celebra il personaggio della settimana. Dopo aver concesso l’attestato di personaggio della settimana all’inizio del suo mandato sulla fiducia, è arrivato il momento di nominare, per evidenti meriti sportivi, Walter Mazzari personaggio della settimana. Arrivato in un momento disastroso della stagione del Napoli, è stato in grado di ridare fiducia ed entusiasmo ad un gruppo di indiscutibile valore tecnico, ma
col morale a terra. Tecnico dalla grande grinta e spregiudicatezza, Mazzarri si è reso subito protagonista di scelte coraggiose, a volte avventate, ma che l’hanno sempre premiato. La prima gara interna col Bologna era una sorta di dentro o fuori. Bisognava vincere, altrimenti si sprofondava negli abissi della zona retrocessione. Partita disgraziata, un gol su calcio da fermo dopo dieci minuti e Napoli sotto tutta la partita. Bisognava inventarsi qualcosa. Mazzarri passa ad una difesa a tre, tiene in campo un rinato Pazienza e mette Pià, rischiando il tracollo. Gli va bene grazie ad un miracolo di De Sanctis ed gli azzurri pareggiano. Il tecnico livornese però sa che serve una vittoria, ed incita i suoi ragazzi a lanciarsi in avanti negli ultimi minuti rimasti. I partenopei sfiorano un nuovo tracollo, ma la sorte sembra essere dalla loro, e con una grande giocata di Lavezzi, trovano un vantaggio insperato ma cercato intensamente con Maggio. E’ l’inizio della cavalcata che porterà sugli allori Mazzarri. La settimana dopo si va a Firenze, colmi di paure circa le trasferte ancora non superate. Altra grande prestazione degli azzurri, che attaccano tutta la partita, rischiando praticamente niente e trovando davanti a loro un grande Frey. L’occasionissima di portare tre punti a casa ce l’ha Quagliarella a cinque minuti dal termine con un penalty, ma il napoletano si fa ipnotizzare dall’estremo difensore francese.
Tutto è perduto, tranne il Napoli. Il mago di Livorno, infatti, inserisce uno scalpitante Denis, che corre dietro tutti i palloni e ne serve uno spettacolare a Maggio, che consente al Napoli di fare bottino pieno per la seconda volta consecutiva nei minuti finali. E’ tripudio. I partenopei non vincevano in trasferta da un anno. Ma le sfide più difficili devono ancora arrivare. Nel turno infrasettimanale arriva il Milan al San Paolo. Partita campale. I rossoneri sono reduci da due successi eccezionali, arrivati contro il Real al Bernabeu, e contro il Chievo, ribaltando il risultato nei minuti di recupero. Pronti via ed il Napoli è subito sotto. Inzaghi e Pato stordiscono gli azzurri con un uno-due micidiale in sei minuti. Il Napoli però combatte e ci mette quello che il suo allenatore gli ha trasmesso sin dal primo allenamento: il cuore. Si va al riposo sullo 0-2, ma è sempre uno strepitoso Dida a tenere a bada i partenopei. E’ un risultato assurdo, perché figlio di cinque minuti di sbandamento, che stanno per costare caro agli azzurri. Il mago Walter però non ha colpe, lui ha messo in campo una squadra eccezionale, con un Aronica eccezionale sin dalla prima gara allenata da Mazzarri, un Grava che ha completamente annullato un certo Ronaldo de Assis Moreira, per tutti
Ronaldinho, un Pazienza che sembra il gemello forte di quello scialbo centrocampista che tutti conoscevamo. Ma l’orgoglio del Napoli stava per esplodere in un sinistro di Cigarini, che al minuto 90 rimette le cose a posto. Un tenace Mazzarri getta nuovamente nella mischia un caldissimo Denis, che al terzo minuto di recupero manda i tifosi azzurri in paradiso, con un colpo di testa che sa di rivincita, di orgoglio, di napoletanità. La partita finisce 2-2, ma se ci fosse stato qualche minuto in più, il mago Walter l’avrebbe trasformato in oro. Il capolavoro tattico però era quello che avrebbe consentito l’impresa in casa della Juventus. Gli azzurri all’Olimpico di Torino scendono in campo con grinta e determinazione, ma due errori difensivi spianano la strada al doppio vantaggio della Juventus. Ci risiamo, ancora una volta una partita preparata egregiamente, rovinata da due disattenzioni clamorose, come contro il Milan. Ma ormai i ragazzi di Mazzarri sanno che le partite si giocano fino al novantesimo, e che un doppio svantaggio si può rimontare anche contro i palloni d’oro. E come ormai felicemente accade da tre partite, ci pensa il tecnico toscano a rimettere in piedi la partita, surclassando Ferrara con un cambio decisivo nello schieramento tattico delle due squadre: Jesus Datolo. L’argentino è scatenato e dopo che un grande Buffon aveva tenuto immutato il vantaggio bianconero per oltre un’ora, si inventa un grande cross basso in area che taglia la porta e trova Hamsik prontissimo ad insaccare. Ferrara non corre ai ripari, e Datolo trova lo spazio, dopo una mischia su corner, per pareggiare i conti. Ma non è finita. Mazzarri inserisce Quagliarella per un Denis combattivo ma impreciso, e il Napoletano da il via ad un contropiede micidiale, imbastito in collaborazione con un Datolo stratosferico, il quale crossa in area, trova la deviazione di Thiago e la botta precisa dell’accorrente Hamsik. E’ il tripudio. Una tifoseria in delirio porta in trionfo una squadra che sembra aver cambiato pelle da un giorno all’altro. Migliaia di tifosi impazziti attendono i loro beniamini all’aeroporto, cercando di mostrar loro tutto l’entusiasmo di una città orgogliosa della propria squadra. E’ il miracolo di Mazzarri. Cambiare una squadra in poche settimane di lavoro, ridandogli quella scintilla che mancava ai ragazzi azzurri. Ed il merito in parte va anche a De Laurentiis, capace di compiere scelte coraggiose, e fino a questo punto redditizie. Complimenti a voi, un Napoli così coraggioso e devoto alla maglia non si vedeva da secoli!
 


di Armando Aruta

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cambia

come piò essere il napoli?
Di kekkotdg - scritto il 04/11/2009 11:49:42

OGGI IL NAPOLI CON MAZZARRI STA GIOCANDO COL 3-4-3: MORGAN SCAMARCIO DANDY UGOBOSS ARONICA GARGANO CIGARINI MAGGIO POCHO QUAGLIA HAMSIK. SE IL NAPOLI PRENDE UN ESTERNO SINITSTRO(DOSSENA)IL POSTO KE SALTEREBBE SAREBBE QUELLO DI ARONICA. PERO' DATOLO SAREBBE SPRECATO XKE' NON GIOCEREBBE. SE INVECE VENREBBE "CASSANO" CONSECUTIVAMENTE RIMANENDO COL 3-4-3 HAMSIK RITORNEREBBE A CENTROCAMPO CREANDO UN ROMBO CON GARGANO E CIGARINI AD ALTERNARSI , CON UN TRIDENTE DA SCUDETTO LAVEZZI QUAGLIA CASSANO. PER QUANTO RIGUARDA LA DIFESA, SI è MIGLIORABILE MA NON Sò PRP SPIEGARMI DOV'è IL PROBLEMA VISTO KE LA NOSTRA DIFESA TRA PORTIERE DIFESA E SOSTITUI DEI DIFENSORI è UNA DIFESA OTTIMA KE POCHE SQUADRE SE LA POSSONO PERMETTERE. .


centrale veloce e centrocampista tosto
Di Raimond - scritto il 04/11/2009 08:18:31

e poi si prendesse sto benedetto esterno sinistro . . . poi occorre vendere Rullo Amodio e tutti quelli che vagano in Italia . . . tranne Vitale e Mannini . . .


GRANDE MISTER!!!!
Di Antonio - scritto il 03/11/2009 22:19:30

MAZZARRI SEI UN ALLENATORE CON LE PALLE!!!!!!!!!!!!


fussa ca fusse
Di mametto - scritto il 03/11/2009 19:18:27

spero soltanto che non sia la solita illusione a parte il carattere della squadra viaggiamo su spunti personali ma la difesa fa ancora acqua basta guardare i 4 gol presi per fare una grande squadra bisogna assolutamente investire nella difesa quindi presidè facce stu bell regale per gennaio investi nella squadra che tanto hai voluto e non illuderci


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