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• IL COMUNE VENDE LO STADIO SAN PAOLO: PREZZO TRA 20 E 30 MILIONI •

16/11/2009 11:52:51
Il Comune di Napoli venderà lo stadio San Paolo. Il valore dell’immobile non è ancora stato stabilito, anche se negli anni scorsi si è sempre detto che la struttura di Fuorigrotta valesse tra i 20 e i 30 milioni di euro. Ma al momento poco importa. Perché, comunque, palazzo San Giacomo, alienando il bene, al momento affidato in convenzione decennale al Calcio Napoli, ne avrebbe un beneficio in termini di risparmio: per il San Paolo, infatti, lavorano circa 95 impiegati comunali. Poi ci sono i costi della manutenzione, quasi del tutto a carico del Comune, che incidono notevolmente sul bilancio per una spesa totale di quasi due milioni di euro l’anno. Euro più, euro meno. Soldi che, cedendo il bene, ovviamente verrebbero risparmiati. La discussione sulla dismissione dello stadio è stata calendarizzata per il prossimo consiglio comunale, fissato per il 17 novembre. Le commissioni competenti hanno completato l’iter dell’ordine del giorno che approderà in aula martedì prossimo, che cita semplicemente: «Alienazione stadio San Paolo ». Ovviamente, l’acquirente, come accade nel caso delle normali dismissioni, è in via preferenziale «l’inquilino ». Inquilino che in questo caso si chiama Calcio Napoli, quindi Aurelio De Laurentiis, che della vicenda stadio aveva parlato alcune settimane fa con la Iervolino dopo che il 22 settembre scorso, in Consiglio comunale, la sindaca disse chiaro e tondo che «il Comune non può più gestire il San Paolo», e che «col presidente De Laurentiis dovremo trovare una soluzione ». L’operazione, peraltro, è agevolata dalla legge Crimi che il Senato ha già discusso è che la Camera sta per licenziare definitivamente. Legge che dà la possibilità non soltanto di vendere, ma di affidare gli stadi delle città — e il relativo diritto di superficie — alle società di calcio che li utilizzano per almeno 20 anni. Nel caso del Comune, però, a leggere l’oggetto dell’ordine del giorno che arriva in Consiglio comunale, la decisione è quella di vendere. Molto importante è quindi l’aspetto legato al diritto di superficie: questo consente ai club che utilizzano gli stadi di diventare proprietari (o concessionari) di tutti gli spazi circostanti e delle eventuali cubature esistenti a ridosso degli stadi.
Nel caso del San Paolo, come prevede il Prg, a ridosso dello stadio è possibile realizzare addirittura un albergo, oltre a numerosi parcheggi. Parcheggi che, dunque, sarebbero gestiti dal club che rileva lo stadio. Questo perché sempre la legge Crimi è fatta «per favorire — si legge nel testo varato dal Senato il 13 ottobre scorso — la costruzione e la ristrutturazione di impianti sportivi e stadi anche a sostegno della candidatura dell’Italia a manifestazioni sportive di rilievo europeo o internazionale ». In sostanza: visto che l’Italia è candidata per ospitare gli Europei di calcio del 2016, gli stadi devono essere fatti, o rifatti, secondo i parametri europei. Inoltre, nei sei mesi successivi l’approvazione della Legge il governo darà vita al piano triennale di interventi stabilendo che gli stadi delle città sono siti di interesse nazionale. Questo presuppone risorse in arrivo finalizzate alla trasformazione delle strutture sportive in complessi multifunzionali. Quindi anche per il San Paolo, e per chi se lo comprerà.
Fonte: Corr del Mezzogiorno
di VL
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e basta
Di stadio nuovo - scritto il 16/11/2009 18:50:13
dela costruisci uno stadio nuovo. glia dai il nome di chi mette i soldi e cosi' non spendi niente!!!!
napoletano
Di Lorenz - scritto il 16/11/2009 14:05:32
speriamo bene. . .
20-30milioni...
Di antonio - scritto il 16/11/2009 14:00:42
MA veramente dite, il sanpaolo attualmente non vale niente come struttura l'unico valore economico e' la superfice dov'e'ubicato e gli spazi limitrofi, e anche quelli hanno un valore inferiore al mormale visto che vanno utilizzati in primis per costruire lo stadio. . . il sanpaolo non vale neanche 5 milioni. . .