Napoli-Lazio non è sinonimo di ricordi positivi per gli azzurri, ed in particolare per Christian Maggio. L'8 marzo scorso, nella sconfitta che costò la panchina a Edy Reja, il laterale partenopeo subì un gravissimo incidente ai legamenti del ginocchio. Otto mesi dopo, Christian è tornato. Due gol già realizzati in campionato, e la fiducia di Lippi riconquistata a suon di grandi prestazioni. Sembra davvero trascorso un secolo, da quel pomeriggio di un giorno da cani. "Sto vivendo un periodo fantastico, mi sento davvero bene -conferma Maggio-. Sono reduce dalla bella esperienza in Nazionale, con l'amichevole giocata contro la Svezia, ma ora si guarda avanti e sono pronto a ripartire col Napoli. Nella mia carriera non sono mai stato molto fortunato, il brutto infortunio della scorsa stagione è stato il momento più buio per me. In quel periodo ho pensato solo a curarmi e a guarire subito, e devo dire grazie alle tante persone che mi sono state vicino, facendomi sentire il loro conforto. Ora ho intrapreso questa nuova avventura col Napoli. Sono felicissimo di come sta andando la squadra e  delle mie prestazioni. Napoli -prosegue- è una grande città ed una grande piazza, che ti permette di metterti in mostra. Se sono tornato in Nazionale lo devo principalmente al Napoli. In questo momento, comunque, penso solo a far bene qui. Se riuscirò a ripetermi sui livelli dell'ultimo periodo, penso che arriverà anche l'opportunità di giocare al Mondiale".

I tifosi sognano l'Europa, mentre la squadra viaggia col vento in poppa. " Per la squadra è un bellissimo momento, ma non abbiamo fatto ancora niente, perciò dobbiamo restare coi piedi per terra. E' giusto comunque che il tifoso speri e sogni -dichiara Maggio-. Io ho sempre affontato tutte le situazioni restando coi piedi per terra. Posso solo dire che febbraio-marzo guarderemo la classifica, e capiremo dove può arrivare il Napoli. La Champions? E' il sogno di tutti i giocatori, nella vita non si sa mai. E' giusto pensare positivo".
 
Il laterale destro azzurro parla anche del suo rapporto con la città: "Quando sono arrivato da Genova, città molto tranquilla che rispecchia il mio carattere, ho fatto un pò fatica ad ambientarmi. Molte persone però mi sono state vicino, soprattutto i tifosi col loro affetto. Ora sto bene e vivo questa piazza con maggiore tranquillità. La mia esultanza tipica sotto la curva? E' nata per caso -spiega Maggio-. In quel periodo non c'erano i tifosi allo stadio, e avevo pensato di fare un inchino sotto la curva per festeggiare il gol".
 
Giocatore molto duttile, Maggio non è soltanto un insospettabile goleador: "In questi anni ho ricoperto diversi ruoli, facendo sempre tutta la fascia. In Nazionale, mercoledì, ho fatto anche il quarto di destra in difesa: mi era già capitato alla Samp. Comunque non ho problemi, mi adatto ad ogni situazione" conferma Christian, per il quale sono prossimi i fiori d'arancio:  "A maggio mi sposo: è il mio mese. Si tratta di una persona con la quale stiamo assieme da una vita, insieme alla quale abbiamo condiviso tanti momenti belli e brutti. Dopo 11 anni mi sembrava il momento giusto per compiere questo passo. Un figlio? Vedremo in futuro, per adesso penso solo a sposarmi".
 
Intanto, si parla sempre di mercato e di nuovi arrivi a gennaio: "So che la società sta valutando molti giocatori. Dossena? E' un mancino dotato di grande spinta, ma anche un gran bravo ragazzo che può servire al Napoli. Comunque decideranno il presidente e il direttore sugli acquisti da fare" continua Maggio, che parla del suo rapporto con gli allenatori: "Nella mia carriera tutti quelli con cui ho lavorato mi hanno lasciato qualcosa dentro. A Napoli ho ritrovato Reja prima e Mazzarri dopo. Il primo a 18 anni mi fece esordire a Vicenza, mentre con l'attuale mister alla Samp abbiamo condiviso tante gioie e tanti bei risultati".
 
Maggio ha anche molte passioni lontano dal rettangolo verde. "Sto imparando a suonare la chitarra: i miei nipotini suonano la batteria, per cui è un vizio di famiglia. Mi dedico poi al bricolage e al modellismo. Per finire, mi piace la musica dei Nomadi e ho 5 tatuaggi: ma sono piccolini, niente a che vedere con quelli del Pocho..Se ho mai chiesto a Lavezzi di cedermi la numero 7? No, ma posso prendermela quando voglio" scherza l'esterno azzurro, che parla del calendario e delle prossime gare. "Se facessi il mago potrei dire i risultati delle prossime cinque. In realtà ne abbiamo parlato nello spogliatoio, e sappiamo che fino a Natale ci sono gare molto difficili. L'importante, comunque, sarà affrontarle con lo spirito e la voglia giusta. Se andiamo in Champions che voto faccio? Mi associo a Denis, e vado con lui a piedi fino a Pompei".
 
Da un grande uomo-assist, ci si attende un aiuto particolare per Quagliarella: "Sicuramente ci provo a dargli qualche pallone buono -assicura Maggio-. Fabio è un bravissimo ragazzo ed un grandissimo giocatore. Noi siamo con lui, e siamo sempre pronti ad aiutarlo in qualsiasi momento".

Fonte: Radio Marte

di Simone Spisso