Ci sarebbe da pensare che l’ottimo Daniele Conti si stia letteralmente mordendo le mani pensando alla squalifica che gli impedirà di partecipare al match tra il suo Cagliari e il Napoli. E non meno dispiaciuto deve essere il suo allenatore, Allegri, ripensando a quante volte il centrocampista figlio del grandissimo Bruno Conti è stato decisivo negli ultimi scontri con la squadra partenopea. Questa volta invece, almeno di lui, il Napoli non dovrà preoccuparsi, ma a prescindere dall’aspetto scaramantico della cosa, il Cagliari è in grado di mettere sul piatto della bilancia un’ampia gamma di insidie da opporre agli uomini di Mazzarri.

Il punto di forza della squadra, che anche quest’anno sta facendo molto bene sotto la guida del bravissimo Allegri e si trova ad un solo punto di distanza dagli azzurri, risiede probabilmente nella qualità e nell’ottimo assortimento del reparto offensivo. Se negli ultimi anni lo spauracchio era rappresentato da Robert Acquafresca, quest’anno il trascinatore dei rossoblù è Alessandro Matri, autore finora di sette reti e di eccellenti prestazioni. La punta di scuola Milan si sta mettendo in luce quest’anno oltre che per i gol anche per il lavoro in avanti che compie per la squadra. Matri non è infatti il classico punto di riferimento offensivo, ma un elemento che, pur essendo ben messo fisicamente, sa muoversi per tutto l’arco dell’attacco creando spazi per gli inserimenti dei compagni, riuscendo bene anche ad allargarsi sulle corsie esterne per tentare di infilare in velocità le difese avversarie. Al suo fianco non agirà Jeda, altro giocatore di qualità sempre pronto ad esaltarsi quando vede l’azzurro del Napoli, che versa in un momento di forma psico-fisica non eccelso, ma ci sarà la sorpresa del Cagliari di quest’anno, il brasiliano Ânderson Miguel da Silva, meglio conosciuto come Nenê. Adattatosi presto al campionato italiano il numero nove della compagine sarda ha già realizzato sei reti fino a questo momento, tra l’altro non partendo nemmeno sempre titolare. Nenê è in possesso di uno straordinario tiro dalla distanza, potente e preciso, di uno stacco di testa eccezionale e di una buona progressione. Queste caratteristiche ne fanno sicuramente una punta completa ed una brutta gatta da pelare per la difesa partenopea.

Un elemento prezioso per il 4-3-1-2 di Allegri è il trequartista Cossu. Pur non essendo molto proficuo in zona gol, il numero sette sardo sa rendersi pericoloso in virtù della sua agilità e dei suoi movimenti tra le linee molto fastidiosi da intercettare per le retroguardie avversarie.

A centrocampo, dove come detto mancherà Conti, l’equilibrio sarà garantito da Parola, che agirà davanti alla difesa, con ai suoi fianchi Biondini, ancora estasiato dalla recente ed inaspettata convocazione in azzurro, e uno tra Dessena e Lazzari, con quest’ultimo favorito in virtù della sua abilità negli inserimenti.

La difesa, retta dal portiere della nazionale Marchetti, non dovrebbe presentare novità rispetto al solito. Sulle corsie esterne agiranno Pisano sulla destra ed Agostini sulla sinistra, mentre il reparto centrale sarà guidato dall’esperto Lopez, che avrà al suo fianco Canini, elemento molto ricercato sul mercato, ma frenato nella sua crescita da numerosi problemi fisici.

Mazzarri sabato pomeriggio avrà dunque la possibilità di sfatare uno dei tabù degli azzurri, cercando di avere la meglio su un Cagliari che nell’era De Laurentiis ha sempre creato problemi alla formazione napoletana.

di Eduardo Letizia