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• LAVEZZI E MARADONA: DESTINI E OFFESE COMUNI •

14/12/2009 09:10:27
 Il Pocho come Dieguito, anche a lui ne dicevano di tutti i colori, ma un insulto soprattutto mandava in bestia il più grande giocatore del mondo nei panni e nel ruolo di capitano del Napoli, ed è lo stesso insulso insulto che ha fatto infuriare Lavezzi: «Terrone di m…». Di diverso c’è che Diego Maradona quando veniva apostrofato così, si caricava ancora di più e per gli avversari – chiunque fossero – erano guai seri, a Verona come a Bergamo, a Milano come a Torino e Brescia. Da quelle parti ne sanno qualcosa perché Maradona saliva in cattedra e infliggeva alle squadre avversarie e alle loro tifoserie, severissime punizioni di carattere calcistico, autentiche lezioni di football di grandissimo spessore e risultati che provocavano malumori infiniti.
Lavezzi come Maradona che confessò il suo stato d’animo in un’intervista all’Equipè: «Quando mi dicono queste cose, quando mi chiamano terrone, quando mettono gli striscioni ‘Vesuvio bruciali tutti’, divento ancora di più uno di loro», ed è quello che ha sentito dentro di sé anche il Pocho con il quale si è schierato tutto l’ambiente azzurro, compagni di squadra e tifosi. La sua reazione immediata è stata quella di calciare un pallone verso Allegri che lo aveva apostrofato. A mente fredda e con grande umiltà, sono arrivate le scuse di Lavezzi, mentre l’allenatore del Cagliari non ha voluto ammettere di aver offeso l’argentino. «Mi spiace, non volevo colpire Allegri». Ezequiel Lavezzi il giorno dopo l’espulsione del Sant’Elia – ha riportato il sito della S.S.C. Napoli – ci ha tenuto a chiarire la natura dell’episodio. «Ero vicino alla
panchina – ha puntualizzato nel suo racconto il Pocho - e quando mi è arrivato un pallone tra i piedi l’ho calciato via come gesto di stizza, non per colpire Allegri o chiunque altro. Il mio è stato un comportamento istintivo dettato dalla rabbia del momento, perché ci stava sfuggendo di mano una partita che avevamo a lungo comandato e meritato di vincere. Ripeto è stato un gesto di rabbia istintivo, rivolto solo a me stesso e all’andamento della gara. Non era assolutamente mia intenzione colpire né Allegri, né nessun altro e chiedo scusa per questo». Per il Pocho è in arrivo la squalifica, probabilmente per due giornate, così come è possibile lo stop per Pondrelli, il preparatore atletico del Napoli espulso per il parapiglia tra le due panchine. Arriverà la squalifica anche per Allegri che l’arbitro Piepaoli non ha espulso, come mai?...


Fonte: LEGGO

di VL

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pocho sei grande
Di napoletano_doc - scritto il 14/12/2009 14:50:53

x me el pocho ha fatto beniximo!io odio cagliari si! ma xke ce qll gente di merda ke sa solo giudicare senza sapere imparassero a rispettare le persone xke sui napoletani prp su qst nn poxono sbagliare xke nuj simm e primm a rispettare le persone e essere rispettati!!!!!!!!!FORZA NAPOLI POCHO SEI GRANDE!


Pocho
Di Sergio - scritto il 14/12/2009 13:36:56

La cosa più bella di tutta questa sporca vicenda, è stato il vedere Lavezzi all'imbocco dello spogliatoio, esultare con ferocia al pareggio del Napoli, questa è la sola immaggine che voglio conservare di sabato pomeriggio. .

Ciao a tutti.


a pierpaoli
Di sempre napoli - scritto il 14/12/2009 10:41:08

xke l'albitro pierpaoli ten e corn!!!!


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