Pronti a tutto, il Napoli riparte dal match con l’Udinese con il morale a mille e la convinzione di poter giocare senza paura e senza riserve contro i fortissimi nerazzurri di Mourinho, domenica sera al San Paolo. In poco più di mezzora, la rabbia che c’era ancora in corpo agli azzurri per la partita al ”Friuli”, si è trasformato in una carica straordinaria, durante la chiacchierata consueta del martedì tra Mazzarri e la squadra. Ciò è stato possibile grazie anche e soprattutto al discorsetto del timoniere azzurro che ha convinto Cannavaro e i suoi compagni attraverso una tesi sicuramente originale ma in linea con la prestazione fornita domenica scorsa dai suoi calciatori: «Il match con l’Udinese l’abbiamo vinto. Li abbiamo messi in grosse difficoltà. E avremmo vinto anche in dieci contro undici. Ricordatevi della traversa di Quagliarella e del palo di Pazienza. Lasciate perdere i gol che abbiamo preso nel finale, quando tutto si era ormai compromesso. Guardiamo a quello che abbiamo fatto di buono», l’analisi della gara ha tenuto conto anche della direzione di gara, su cui al momento è opportuno sorvolare, allo scopo di guardare avanti. E nell’immediato futuro c’è l’Inter. Come affrontare la supercorazzata nerazzurra? Il divario c’è e si vede attraverso la differenza dei punti in classifica tra il Napoli e la Beneamata, a questo punto tanto vale giocarsela la partita: «Sulla carta c’è poco da fare. Sono fortissimi, nessuna gara però ha il risultato già scritto», Mazzarri ha avviato un’opera di persuasione che sta facendo i suoi effetti: la chiave del match in possesso degli azzurri è l’intensità, quel valore che ha consentito al Napoli di risolvere diversi match addirittura nel finale.
A ciò, nei denominatori dello scontro, bisogna aggiungere la corsa, l’aggressività, la capacità di limitare le fonti di gioco degli interisti e buon ultimo l’entusiasmo della Torcida del San Paolo. E non è poco.

Fonte: LEGGO

di VL