

Consentiteci di iniziare la nostra consueta rubrica settimanale con un auspicio, quello di non dover incorporare stabilmente nelle nostre disquisizioni su L’AVVERSARIO anche l’altra nostra rubrica “IL FISCHIETTO”. Già, perché è sembrato alquanto palese che nelle ultime settimane le nostre discussioni di natura tecnica siano state costantemente inficiate dalle pessime direzioni di gara a svantaggio, il più delle volte, della società di De Laurentiis.
L’Inter che incontreremo sul campo domenica sera sarà uno scoglio già di per sé difficile da superare, senza che sia necessario un dodicesimo avversario ad aggravare le nostre sorti.
Dal punto di vista tecnico-tattico la forza dell’Inter è ben nota. Una potenza fisica, prima ancora che tecnica, in virtù dei centimetri e dei muscoli che i nerazzurri vantano soprattutto nei reparti di difesa e centrocampo. La squadra di Mourinho non ha mai brillato per la spettacolarità del suo gioco, ma ha fatto della concretezza e dello strapotere atletico la sua arma principale. È pur vero che nelle ultime settimane l’Inter aveva mostrato qualche piacevole trama offensiva, che aveva lasciato pensare a progressi dal punto di vista estetico della manovra, ma già nella gara di Parma i nerazzurri sono sembrati tornare ai consueti standard di squadra poco entusiasmante.
Eppure la differenza tra la prima della classe e le altre del nostro campionato continua ad essere abissale. Questo dato però sembra essere condizionato più da un livello qualitativo sostanzialmente scarso delle squadre italiane che da una effettiva strapotenza del team di Mourinho. A dimostrazione di ciò ci sono gli enormi imbarazzi palesati dall’Inter al di fuori dai confini nazionali, che dimostrano come alla fine non possa considerarsi una formazione imbattibile. Di qui a dire che quella di domenica sera per il Napoli non sarà un’impresa titanica ne passa un infinito.
I punti di forza dell’avversario di domenica sono ben individuabili per Mazzarri, tuttavia non facili da contrastare. In primis ci sarà da limitare in qualche modo la fisicità dell’avversario. La differenza soprattutto di centimetri in alcune zone del campo potrebbe essere deleteria per le sorti degli azzurri, e questa si farà ancora più determinante sulle palle da fermo. Calci d’angolo e di punizione da zone laterali saranno infatti un pericolo continuo per i giocatori del Napoli che raramente superano i
Un altro punto di forza di nerazzurri risiede, sembra scontato a dirsi, nella bravura dei suoi attaccanti. L’Inter è una squadra che sfrutta molto il suo potenziale offensivo, con il quale realizza la maggior parte dei suoi gol. Sneijder, Milito e Pandev (che pare verrà preferito ad Eto’o) sono abilissimi nel costruire scambi stretti ed a trovare spazio per la conclusione. Tenere lontani gli avversari dalla propria area, mantenendo alta la difesa ed aggressivo il centrocampo, potrebbe essere un valido, seppur non privo di rischi, rimedio a questa situazione.
Probabilmente la soluzione migliore per affrontare l’Inter è quella di imprimere il proprio ritmo sulla gara e sfruttare le armi a propria disposizione. In una difesa che ha pochi limiti, come quella interista, la corsa e il guizzo di alcuni giocatori azzurri potrebbero essere un’arma importante. La presenza di Lavezzi potrebbe in tal senso spostare sensibilmente gli equilibri. La retroguardia dell’Inter ha dimostrato anche contro il Parma, al cospetto del velocissimo Biabiany, di soffrire i giocatori rapidi e sguscianti sulle corsie esterne. Certo è che al centro la prima punta, Quagliarella o Denis che sia (a seconda della disponibilità di Lavezzi), avrà un bel po’ da patire al cospetto di due colossi come Lucio e Samuel.
Veniamo infine al modulo che Mourinho dovrebbe adottare a Napoli. Il ritorno dalla squalifica di Sneijder dovrebbe indurre il tecnico portoghese a ripristinare il 4-3-1-2. Davanti a Julio Cesar ci sarà la difesa composta da Maicon, Lucio, Samuel e probabilmente Santon sulla sinistra. A centrocampo sono sicuri del posto Cambiasso al centro e lo straripante Zanetti sul centro-destra. Il posto rimanente se lo disputeranno Motta e Muntari. In avanti, detto di Sneijder che agirà dietro le punte, ci sarà Milito, affiancato molto probabilmente da Pandev, che al momento fornisce più garanzie a Mourinho rispetto a Balotelli ed Eto’o, che comunque dovrebbero essere utilizzati nel corso del match.
di Claudio Russo

curiosa statistica
Di rd7 - scritto il 13/02/2010 14:01:42
Ho notato una curiosa statistica…quest’anno battere il Napoli porta male perché poi la domenica dopo, perdi!! Questo l’ho già notato da parecchio ma con la sconfitta dell’ Udinese venerdi sera, ho avuto una conferma……. . allora alla 1° giornata il Napoli perde a Palermo… la domenica dopo Fiorentina-Palermo 1-0; alla 3° giornata il Napoli perde col Genoa…la domenica dopo Chievo-Genoa 3-1; alla 5° Inter-Napoli 3-1. . la domenica dopo Sampdoria-Inter 1-0; alla 7° Roma-Napoli 2-1…la domenica successiva Milan-Roma 2-1…infine domenica scorsa Udinese-Napoli 3-1 e venerdi l’ Udinese ha perso 3-2 col Milan…. numeri o no, le nostre “maledizioni” alle squadre che ci battono si avverano. . quindi vi conviene non metterci il bastone tra le ruote che tanto la domenica successiva so cavoli vostri…FORZA NAPOLI