• DETTI E CONTRADDETTI – AMENITA’ DALLE ULTIME DI CAMPIONATO E DINTORNI •

15/02/2010 16:43:12
Cari amici, bentornati. La corsa prosegue. Il traguardo è vicino. Di quale traguardo parliamo? Dello scontato scudetto interista? Troppo banale. Del buon secondo posto mantenuto dalla Roma o del momentaneo terzo posto rossonero? Nemmeno. Del nostro stra- meritatissimo quarto posto condiviso con la Samp? Meno che mai. Parliamo del posto al sole occupato dalla Vecchia non Signora ma “Battona” (consentitecelo – la rabbia è troppa!) Juventus. Tutti avrete visto. Lo scandalo è evidente e conferma quanto le nostre ipotesi di COMPLOTTO erano tutt’altro che fuori luogo. Ieri il complotto si è palesato nella sua stratosferica essenza. Dopo il regalo fatto ai bianconeri nel match contro la Lazio, contemporaneo al furto fatto al Napoli con l’Udinese, ecco un altro regalo a quella che tutta l’Italia non incancrenita chiama a buon diritto “Rubentus”. Ennesimo inesistente rigore per ennesimo inesistente fallo sul “CORRETTISSIMO” Del Piero concesso contro il malcapitato di turno, il Genoa (Genoa che però per un altro strano caso era stato favorito proprio contro il Napoli). Senza giocare troppo sugli incroci, senza sciorinare statistiche e numeri, senza credere alla legge della compensazione (che è un’altra barzelletta insieme alla sudditanza psicologica per nascondere quello che i mortali chiamano furto o rapina) – non ci va di perder tempo e di rintontirvi – andiamo al dunque. Il quarto posto Champions deve necessariamente colorarsi di bianconero. Se si può osare per il secondo o il terzo meglio ancora. Il “Signor” Bettega ci proverà. Tutto scontato e tutto banale. Diciamoci la verità, sapevamo già tutto prima ancora che il campionato cominciasse. Quello che fa rabbia però, quello che fa incazzare (e il “francesismo” dovete permettercelo) è la presa per i fondelli di ieri sera. Il presunto aiuto giunto al Napoli. La cattiva interpretazione delle dichiarazioni di Mourinho. La vergognosa falsità dei colleghi della stampa nazionale. Ieri il Napoli gioca con la prima della classe, fa un partitone, prende legni. Risultato? E’ stato aiutato perché l’arbitro Rizzoli non ha fischiato un rigore per un fallo di mano di Aronica. No, signori, le cose non stanno proprio così. Il rigore c'era. Ma la storia è un'altra. E non possiamo applicare tecniche revisioniste. E non possiamo capire o far finta di capire solo a metà ciò che Mourinho dichiara. Mourinho (che per nulla ci è simpatico) ieri sera è uno dei pochi che non è andato lontano dalla verità, pur non avendo ammesso di essere stato messo sotto dal Napoli sul profilo del gioco. Lo Special One (ma questo a Mazzarri nessuno l’ha detto, perché si è preferito creare lo scontro a distanza…) ha sì parlato del rigore e dell’arbitro ma ha chiaramente detto come certi atteggiamenti ai danni loro o di altri rientrassero in un piano un po’ più ampio , giostrato per portare qualcuno (e il qualcuno si è palesato quando ha fatto riferimento alla partita con il Genoa) in Champions.
Cosa ci importa di Mourinho? Cosa ci importa di uno che nemmeno ha riconosciuto che il Napoli ha quasi fagocitato la sua Inter? Ci importa che ha detto la verità. Ha avuto il coraggio di ribadire ciò che è chiaro agli occhi più miopi, ma non a quelli della stampa nazionale, dei soloni bianconeri. Trasmissioni sportive a go – go. Si parla di Aronica e del suo fallo di mano. Due minuti o meglio due secondi per la farsa di Del Piero contro il Genoa. Vergogna. A Napoli si chiama in maniera più emblematica “scuorno”. Se Maggio ieri ha visto Napoli – Inter in tribuna, il presunto campione di correttezza, il “signor” Del Piero dovrebbe farsi i prossimi quattro turni. Ma la prova tv esiste per i vaffa dei paria, ma non per le farse dei signori del pallone come Del Piero. Le ammonizioni esistono per Vucinic che si mette in mutande o per chiunque si tolga la maglia quando segna, ma non per Amauri (certo il suo sottomaglia era a maniche lunghe!!!). Siamo stanchi. Quest’ Italietta del pallone mostra quanto Calciopoli sia stata una bella favoletta raccontata a un popolo di tonti (un po’ come Tangentopoli). Bettega si siede in tribuna, mentre Moggi e Giraudo fanno a loro volta finta di pagare, la Juve continua ad avere i favori che ne hanno contraddistinto il suo percorso calcistico, le nostre presunte squadrone per uno strano caso in Europa continuano a far figure di cacca, Del Piero continua ad esser ritenuto un giocatore corretto a danno di altri, i soloni continuano a mangiar pagnotta. Sorteggio arbitrale? Non se ne parla. Ma anche le pietre sanno che se ci fosse quello, forse lo scudetto potrebbe vincerlo anche il Cagliari. Sarà un caso che quando sorteggio c’è stato, il tricolore si è accomodato a Verona. E’ stato un caso. Solo un caso. Come è stato un caso che a Torino ieri ci sia finito un arbitro non miope, ma ipermetrope. L’unico insieme ai soloni nazionali che ha visto ciò che non c’è mai stato, un tocco (fuori o dentro…nemmeno ne discutiamo) di Papastadopulos ai danni di Signor Uliveto degli uccellini di casa nostra. Scusate la nostra “disconessione”, scusate la nostra “frammentarietà”, la rabbia è cattiva consigliera. Viene voglia di chiudere bottega e dedicarsi all’ippica. Continuiamo a sostenere i nostri colori, sperando che siano più forti di ogni bega e di ogni imbroglio. Non resta altro che credere alla Provvidenza.
Fonte: Pianetazzurro
di Renata Scielzo
Rosetti non Rizzoli
Di Renata - scritto il 15/02/2010 21:15:11
Rosetti non Rizzoli (il redattore chiede venia).
Titolo del commentoMAFIA RUBENTINA.
Di NicknameNUNZIO, NAPOLI - scritto il 15/02/2010 20:58:56
Gran bel pezzo, Renata. Lo staiamo dicendo da sempre è mafia RUBENTINA e leggi gli altri Blog che te lo confermano.
RUBENTUS
Di tony56 - scritto il 15/02/2010 20:43:30
Complimenti per l'articolo.