Lo avevamo detto subito dopo l’inverecondo insuccesso di Bologna: questo Napoli, per ritrovare smalto, doveva e deve cambiare molto in termini di uomini e soprattutto modulo. Ed invece, proprio questa sera che mancavano tutti i difensori centrali e si sarebbe potuto provare l’assetto arretrato a 4, Mazzarri ha insistito con il modulo a 3, e schierando ancora Zuniga a sinistra, in gran forma ma del tutto fuori ruolo, ha dato troppi punti di riferimento ad una Fiorentina stanca ma pur sempre esperta e spietata che ha saputo interpretare meglio degli azzurri i momenti topici del match, favorita, per altro, dall’ennesimo vergognoso arbitraggio a sfavore dell’undici partenopeo. Formazione sbagliata e cambi effettuati ancora più errati, mai avremmo tolto Denis dal campo con una squadra che doveva vincere e che aveva nel Tanque, pur modesto tecnicamente, l’unico vero e consistente punto di riferimento offensivo. Mazzarri, insomma, è per noi, già da qualche domenica, sul banco degli imputati: insiste con i soliti uomini e con un modulo che non sortisce nulla di buono, reso sterile dagli avversari che ormai lo conoscono a memoria e da attaccanti che proprio non riescono a buttarla dentro.

E qui veniamo ad un altro bocciato, in tronco. Il presidente de Laurentiis a gennaio avrebbe dovuto rinforzare la squadra con un acquisto importante e decisivo in attacco. Ed invece, non solo non lo ha fatto non avendo imparato nulla dagli errori dello scorso campionato, ma addirittura ha fatto peggio, indebolendo la squadra con le inspiegabili cessioni di Datolo e Contini che Mazzarri non voleva più per non creare tensioni nello spogliatoio. Ma un allenatore di una grande squadra deve saper gestire una rosa ampia e soprattutto una dirigenza deve capire quando è il momento di intervenire sul mercato. A gennaio bisognava fare un acquisto importante in avanti, con un quarto posto che chiedeva solo di essere chiuso in cassaforte.

Evidentemente la società azzurra più impegnata a far la guerra ai giornalisti liberi che non ripetono come pappagalli le solite filastrocche non è ancora matura per gli obiettivi che pure sbandiera ai quattro venti…

Fatte le doverose premesse, passiamo all’analisi dei singoli nel match disputato contro la Fiorentina.

DE SANCTIS 6: Poco impegnato, deve fare gli straordinari solo su un intervento in uscita kamikaze su Giardino nel quale si infortuna piuttosto seriamente. Può poco o nulla sui due gol di rapina di Giardino, l’attaccante che servirebbe come il pane al Napoli…

CAMPAGNARO 5,5: Non al meglio fisicamente, cala paurosamente nell’ultimo quarto d’ora e la zona destra diviene terreno di caccia per gli esterni della Fiorentina.

RINAUDO 5: Fin quando non c’era Babacar vivacchia con sufficienza, poi, entra il bimbo senegalese che lo fa davvero soffrire le pene dell’inferno. Lento e arruffone in mezzo alla difesa.

ARONICA 6: Lì dietro se la cava, dimostrando in fondo che nel ruolo di difensore, il suo, può rendersi utile.

MAGGIO 5,5: Spinge come un treno, ma al momento del dunque, cross o tiro, si perde quasi sempre. Oltretutto, si addormenta nell’occasione del gol del pari viola, non eseguendo a dovere la diagonale difensiva.

PAZIENZA 5,5: Perso un po’ di smalto atletico, emergono tutti i limiti tecnici di un centrocampista generoso, ma molto in calo rispetto ad altre esibizioni.

(20' ST CIGARINI 4: Mezz’ora di errori e confusione, un ingresso davvero inquietante per le sorti azzurre di questa serata disgraziatissima)l

GARGANO 6: E' un generoso, ma un centrocampista dovrebbe avere piedini più educati.

ZUNIGA 6: E' in gran forma, e si vede, ma come soffre su quella fascia sinistra lui che è tutto destro... 

HAMSIK 5: Protagonista dell’ennesima scialba prestazione: capitano di sventura…

LAVEZZI 6: Non è al meglio e si nota chiaramente, trova un gol di testa impensabile per lui, se ne divora un altro nel secondo tempo sull’1-0, quando si fa rimontare in corsa dal difensore viola che lo stende a pochi passi da Frey… E' rigore NETTISSIMO, ma, ovviamente l’arbitro toscano non lo fischia…

DENIS 5,5: Si batte con il solito furore agonistico, ma si mangia due gol fatti a pochi passi dal portiere viola. Fisicamente si fa apprezzare in area, ma i mezzi tecnici sono davvero modesti…

(30' ST QUAGLIARELLA S.V.: Quindici minuti di nulla, anzi, di più… Non ne indovina una giusta, rallentando l’azione e finendo spesso in fuorigioco).

di Vincenzo Letizia