Si è già rimboccato le maniche, Mazzarri. Punta a ricaricare e ricompattare il Napoli, allo scopo di annullare gli effetti negativi di una sconfitta che potrebbe aver lasciato il segno, quella con la Fiorentina. Il morale innanzitutto, insomma. D’altra parte l’allenatore toscano ha sempre ritenuto che prima ancora di giocarlo con i piedi, nel calcio c’è bisogno della testa. E quella degli azzurri è piuttosto scossa, visto che dalle prestazioni non riescono a cavare più niente di positivo, malgrado l’impegno.I numeri sono d’altronde il segnale più evidente di una crisi che per quanto riguarda il girone di ritorno colloca il Napoli in zona retrocessione, al penultimo posto, prima di Lazio e Livorno. Per la squadra del cuore sono soltanto otto i punti finora realizzati nella seconda parte del campionato, quanto hanno fatto anche Atalanta e Fiorentina dal giro di boa in poi.La cura Mazzarri ricomincia, insomma. Proprio come è avvenuto dall’ottava giornata di campionato in poi, quando il tecnico toscano rinvigorì il team azzurro rilevandolo da Donadoni nella parte bassa della classifica. Anche allora il mister puntò subito a ricaricare le batterie scariche di una squadra che aveva il morale sotto i piedi e non era affatto convinta dei propri mezzi. Ora come ora però la situazione è un tantino diversa. Gli azzurri sanno bene qual è il valore del team, se non altro alla pari delle squadre che sono in corsa con il Napoli per un posto in Europa ma che nel girone di ritorno hanno fatto molto meglio: Sampdoria e Milan hanno messo da parte ben 18 punti, 17 il Palermo. Fuori concorso è la Roma che ha totalizzato la bellezza di 21 punti. Finanche il Bologna ha raccolto 18 punti, volando in classifica.Il morale sì, ma c’è da curare anche la parte fisico-atletica e la strategia, per consentire al Napoli di riprendere la corsa verso l’Europa: la depressione verrà combattuta con iniezioni di fiducia e ottimismo, mentre cambierà qualcosa per quanto riguarda la preparazione con carichi di lavoro minori, rispetto al passato.
C’è bisogno di riavere la brillantezza perduta. Non meno importante è la parte riservata alla strategia tecnico-tattica e alle scelte. In difesa ritorna Cannavaro, con Grava accanto a sé, forse. A centrocampo si fa avanti Cigarini, mentre va riconsiderata la posizione di Hamsik che finora si è spompato per correre dappertutto. Lo slovacco va ricollocato nel 3-5-2, come giocava nel Napoli di Reja, partendo da dietro. Più avanti di nuovo il tandem Lavezzi-Quagliarella.

Fonte: LEGGO

di VL