Resta, ufficialmente. Aurelio De Laurentiis lo ha ribadito anche domenica sera, nell´euforia post Inter. «Hamsik non si muove da Napoli». Un frase già ascoltata in passato, quella del presidente, che ha più volte ribadito l´incedibilità delle sue stelle, allargando il discorso anche a Lavezzi. Stavolta, però, è lecito avere qualche sicurezza in meno. È infatti molto più possibilista il manager del giocatore slovacco, Juray Venglos, consapevole delle tante offerte arrivate al club azzurro per il suo assistito. «Marek sta bene dove si trova e non pensa di andarsene. Nel calcio, però, può capitare di tutto. Non si può escludere nemmeno l´ipotesi di un addio alla fine del campionato, a giugno», ha lasciato aperto uno spiraglio il procuratore, senza peraltro svelare quanti e quali siano le società interessate al ventunenne talento di Banska Bystrika, autore di 18 reti (coppe escluse) nelle prime due stagioni da titolare in serie A.
Numeri record. Pochi centrocampisti segnano tanto in Europa e nessuno è così giovane. Non sorprende, dunque, che alla porta del Napoli ci sia la fila. Tre le offerte arrivate finora con certezza a Castel Volturno: da Juventus, Inter e Chelsea. Un corteggiamento sempre più asfissiante, che stavolta potrebbe avere più chance di centrare il clamoroso obiettivo. Non è in discussione la parola di De Laurentiis, sincero quando dice di non aver bisogno di cedere i suoi gioielli per esigenze del bilancio. La società azzurra è sana. «I soldi ci sono e non rappresentano un problema», per dirlo con le parole preferite dal presidente. Sono di diversa natura, infatti, le ragioni che rendono possibile l´addio a fine giugno di Hamsik.
Le ambizioni del giocatore slovacco rappresentano di certo un ostacolo, anche se forse non insormontabile. Lasciando il Napoli per una delle grandi squadre che lo corteggiano, infatti, Hamsik avrebbe la possibilità di esibirsi subito in Europa e soprattutto di guadagnare molto di più, rispetto alla cifra che gli corrisponde la società azzurra: 1 milione e 100 mila euro netti a stagione. Inter, Juve e Chelsea, con i loro monte ingaggi, potrebbero offrirgli fino al triplo. De Laurentiis al massimo un buon ritocco, ma non della identica portata. D´accordo che i soldi ci sono, come ha spiegato il presidente. Non è pensabile, però, aumentare lo stipendio a un solo calciatore, senza che gli altri reclamino analogo trattamento.
Ma Hamsik non forzerà la mano per essere ceduto, perciò non si tratta di ostacoli insormontabili. Il giocatore, nonostante le sue comprensibili ambizioni, potrebbe scegliere di maturare ancora un po´ in maglia azzurra, con la certezza del posto da titolare. La novità rispetto al passato, però, è proprio questa. Con Donadoni, nel Napoli, le gerarchie sono già state azzerate e tutti partono alla pari. Perfino il campioncino slovacco, di difficile collocazione nel futuro modulo tattico (3-4-3) su cui l´allenatore intende puntare nel prossimo campionato. Una scommessa avanzare Marek tra le tre punte del tridente. E in mezzo al campo, con l´inserimento del nuovo regista, due mediani serviranno di più di una mezzala.
Per questo, nonostante le parole di De Laurentiis, Hamsik è un po´ meno incedibile di prima. Molto dipenderà dalle offerte, che peraltro sono tutte interessanti. L´Inter, in leggero vantaggio, può mettere sul piatto della bilancia l´attaccante Acquafresca e un bel po´ di milioni. Non i venti, cash, che sarebbe disposto a investire il Chelsea di Abramovich, che ha già visionato più volte l´azzurro. Poi c´è l´ipotesi scambio con la Juve: Palladino, Criscito, Paolucci o De Ceglie, a scelta. Il Napoli preferisce i soldi, da investire per il regista, Ledesma o Cigarini, e la punta (ultimatum per Floccari). Un bel rompicapo.

Fonte: Repubblica

di VL