È il numero uno al mondo, accostamenti arditi lo vedono come il vero erede del grande Diego, è Lionel Messi, pallone d’oro 2009, asso del Barca campione dell’Universo. Argentino come Maradona, argentino come il Pocho, Lionel si è soffermato proprio a parlare di Lavezzi, riempiendolo di elogi e “convocandolo” per i mondiali: “È un grandissimo giocatore e penso che sarebbe un ottimo partner per tutti gli attaccanti, non solo per me. Certo, Lavezzi ha concrete possibilità di andare in Sudafrica -  oggi Lazio-Napoli, nello stadio dove l’anno scorso il Barca ha vinto la Champions - Nello scorso maggio il Barcellona hà vinto qui la Champions. Sono sensazioni che non si possono descrivere, i migliori ricordi possibili: attimi di autentica felicità - e parlando della gara, sfida Zarate-Lavezzi - Hanno caratteristiche differenti ed entrambi sono utili per le loro squadre – un cenno poi agli altri argentini azzurri, Denis e Campagnaro – Conosco più German, che ha giocato con me nella Seleccion, che Hugo. – il Napoli e l’obiettivo quarto posto -  Certo. In questo momento il Napoli è in un gruppo di squadre e sta lottando per raggiungere l’obiettivo”. 
Parlando poi di se e della nazionale: “Non ho segreti, soltanto il lavoro. Miglior giocatore al mondo? E un complimento che apprezzo, ovviamente. I miei obiettivi sono vincere la Liga e i Mondiali. Il Pallone d’oro non ha cambiato il mio modo di essere: conferma soltanto che ho lavorato bene e che la squadra mi ha aiutato a raggiungere questi livelli. – i complimenti di Diego e le ambizioni mondiali - Lo ringrazio, ma so che devo continuare a lavorare.  Spero che tutto il gruppo possa alzare al cielo la coppa del mondo, perché in una squadra non c’è uno che vale più di un altro. Che l’Argentina sia la migliore nazionale bisognerà dimostrarlo sul campo, dove Maradona lavora tanto, come noi – in chiusura un occhio alla Champions - Con l’Arsenal sarà un vantaggio giocare in casa, ma dovremo fare tutto bene per superare gli inglesi. L’Inter? Forte, ha la personalità che le impone Mourinho”. 

di E.G.