La volata europea ricomincia a Bari. Ricomincia domenica, dopo il pareggio di Roma con la Lazio e la sconfitta al San Paolo con il Parma, e Walter Mazzarri si affida al Napoli 2. Sì, perché senza capitan Cannavaro, Aronica, Maggio e Quagliarella saranno quattro i vuoti da colmare tutti d'un fiato; sarà rivoluzione.

E allora, il nuovo poker: Fabiano Santacroce e Leandro Rinaudo in difesa; Camilo Zuniga a centrocampo; German Denis (foto) in attacco. La difesa Dunque, si comincia. Dalla più grande novità: il ritorno di Santacroce. Un trionfo. Un premio meritato. Un inno alla gioia, per lui. Ci sarebbe da scrivere un libro, per quel che ha patito questo talento di 23 anni che Lippi monitorava con attenzione in chiave Mondiale.

E invece la jella ci ha messo lo zampino, e la sua stagione si è trasformata in un lungo peregrinare da una clinica all'altra; da un chirurgo all'altro (due interventi). Medici, personal trainer, fisioterapista, accidenti vari a entrambe le ginocchia e una tristezza senza fine. Ma anche la grinta.

La voglia di non mollare un centimetro. Ed è proprio centimetro dopo centimetro, che Fabiano ha riconquistato il calcio e la vita: domenica a Bari giocherà dal primo minuto; sul centro-destra dei tre della difesa; con Rinaudo in mezzo e Grava a sinistra. Ieri, nel corso della partitella in famiglia andata in scena al centro sportivo di Castelvolturno, il giocatore bahiano ha sciorinato sicurezza e destrezza: non è al top, ma la condizione migliora.

Per tornare in forma ha bisogno di giocare. Manca poco. Al suo fianco, Rinaudo. Che sostituirà il capitano al centro del pacchetto, puntellato a mano mancina da Grava, la sicurezza. Due su tre: chi va e chi viene. Una difesa quasi nuova di zecca; di certo inedita, considerando il mix: le rispettive strade non si sono mai incontrate, finora.

O meglio, né Mazzarri e tantomeno Roberto Donadoni li hanno mai schierati insieme. Il centrocampo Desta altrettanta curiosità il centrocampo, dove ieri il tecnico azzurro ha provato Campagnaro, Pazienza, Gargano e Zuniga. Invertiti: a destra Hugo, a sinistra il colombiano (e poi Dossena). Mazzarri studia le mosse per arginare Alvarez e Koman, i due pendolini di fascia che fanno ammattire (soprattutto il primo) gli avversari.

Pericoli autentici dalle fasce: è soprattutto sulle corsie esterne, che il Bari ha costruito le proprie fortune. L'attacco Per quel che riguarda il reparto avanzato, è Denis il candidato più autorevole alla sostituzione dello squalificato Quagliarella. Con Lavezzi retrocesso sulla linea dei trequartisti al fianco di Hamsik.

Il Tanque è parso carico e tirato a lucido, nel corso dell'amichevole di metà settimana. E anzi, ha anche risolto la sfida esibendosi in una pregevole sforbiciata: gol, 1-0 e vamos. Un bel segnale, dopo tanta naftalina e un bel po' di stizza: l'argentino è arrabbiato, ha voglia di giocare, e le prossime tre partite valgono altrettante occasioni d'oro.

Il Napoli insegue l'Europa. Lui una consacrazione mai arrivata. Si daranno una mano. Proveranno. Lo faranno i tifosi, seppur da lontano: a Castelvolturno quelli della curva B hanno esposto un mega striscione di incoraggiamento. «Anche se in trasferta non ci siamo.. Vinci che in Europa ti seguiamo».

Fonte: Il Mattino

di GDV