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• IL PUNTO SULLA A: LAZIO ASSENTE, L'INTER HA IL LASCIAPASSARE PER LO SCUDETTO •

02/05/2010 23:14:24
Tutto resta immutato in vetta alla classifica, quando al termine del campionato mancano ancora due giornate e 180 minuti di sudore e adrenalina. Mentre la Roma non ha usufruito di sconti contro un Parma coriaceo, piegato da Totti e Taddei nell'anticipo di sabato, l'Inter ha sconfitto senza faticare la Lazio.

All'Olimpico si è giocato in un clima a dir poco surreale, coi tifosi biancocelesti e nerazzurri abbracciati per festeggiare le reti di Samuel e Thiago Motta, che consentono alla squadra di Mourinho di conservare il primato con due punti di vantaggio. Non è in discussione la superiorità tecnica dei campioni d'Italia, ma la professionalità dei giocatori laziali meriterebbe un serio approfondimento. Quasi venendo incontro al diktat delle curve, che hanno chiesto di far strada all'Inter per non consentire che lo scudetto andasse sull'altra sponda del Tevere, gli uomini di Reja non sono mai stati in partita. Ritmi da oratorio, nessun tiro verso lo specchio della porta difesa da Julio Cesar.
A questo punto, difficilmente Milito e soci si faranno sfuggire il diciottesimo tricolore, con due impegni molto abbordabili contro Chievo e Siena ancora da affrontare.

Nel frattempo, il Milan ha consolidato il terzo posto col sofferto successo casalingo contro la Fiorentina, giunto grazie ad un rigore di Ronaldinho. Per l'ultimo posto utile alla qualificazione in Champions, invece, sarà decisivo lo spareggio del Barbera tra Palermo e Samp in programma domenica prossima. Al momento, i blucerchiati sono sempre avanti di 2 lunghezze. Contro un Livorno già retrocesso, che ha comunque onorato l'impegno, la squadra di Delneri si è imposta grazie alle magie di Cassano e ad un gran gol su punizione di Ziegler. Vincono anche i rosanero, condannando il Siena alla serie B: decisivi Cavani e Miccoli, col palermitano Calaiò che realizza nel finale il gol della bandiera per i toscani.

Corsaro anche il Napoli, che a Verona sconfigge il Chievo e conquista la certezza matematica di partecipare il prossimo anno all'Europa League. Gli uomini di Mazzarri passano grazie al tandem argentino Denis-Lavezzi, dopo aver rischiato col gol del momentaneo pari realizzato da Granoche. Con questo successo, gli azzurri si riappropriano del sesto posto, molto prezioso per evitare l'insidia dei turni preliminari.

A causa del pareggio ottenuto a Catania, si è lasciata infatti scavalcare la Juve, costretta a rimontare con Marchisio il gol realizzato dal difensore Silvestre nella prima frazione di gara. In ogni caso, i giochi per l'Europa "minore" sono ormai fatti. Oltre alla Fiorentina, infatti, anche il Genoa ottiene l'ennesimo ko in trasferta che cancella definitivamente le speranze rossoblù. La squadra di Gasperini è crollata al San Nicola, a causa delle troppe assenze e di un Bari spumeggiante, che porta a casa un rotondo 3-0 con le reti di Meggiorini, Castillo e Barreto. 

Per quanto riguarda la lotta-salvezza, sembrano spegnersi le speranze dell'Atalanta. Nella "finale" disputata al Comunale, gli orobici ottengono solo un pari (1-1) al cospetto del Bologna, che conserva 5 punti di vantaggio sui nerazzurri, terz'ultimi. Dopo il rigore fallito da Valdes in avvio, i padroni di casa sbloccano il punteggio con una punizione di Guarente che sorprende fuori dai pali Viviano. I bergamaschi contestano però ferocemente l'arbitraggio di Tagliavento, che sul finire della prima frazione espelle Pellegrino per proteste, dopo un rigore prima assegnato e poi revocato ai felsinei. Nel secondo tempo, un clamoroso autogol di Peluso regala ai rossoblù il punto che cercavano. Ora, Mutti è davvero appeso a un filo. Mentre l'Atalanta dovrebbe fare bottino pieno contro Napoli e Palermo, nelle ultime due gare basteranno due pareggi a Lazio e Bologna per conservare la serie A.

Salvezza che, invece, Cagliari e Udinese hanno già messo in cassaforte. Al Sant'Elia le due squadre si dividono la posta in palio con un divertente 2-2, con Di Natale sempre più capocannoniere: sua la firma sul 26esimo centro di una stagione da incorniciare.  


di Simone Spisso

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cambia

schifo laziale
Di kiatto68 - scritto il 03/05/2010 14:07:59

ai tifosi della lazio dico solo una parola. . . siete delle merde, spero che le ultime due partite vi facciano il culo. . .


merda
Di asroma - scritto il 03/05/2010 10:19:49

canta forte piu che puoi che la roma è una merda. . . .


le colpe sono della lega
Di ilProf - scritto il 03/05/2010 09:31:03

la lega non doveva permettere questa partita in notturna, ma si dovevano giocare tutte le partite alla stessa ora. avrei voluto vedere se alla lazio servivano i punti per salvarsi se avrebbe giocato così, e se i tifosi si sarebbero comportati allo stesso modo.


che schifo!!!
Di el tanque 19 - scritto il 03/05/2010 01:28:54

lazio-inter:che schifo!

bisogna riflettere il calcio italiano si copre nuovamente di ridicolo. sono piu` importanti i soldi dei diritti tv oppure far giocare in contemporanea tutte le partite a questo punto cruciale del campionato?l`atalanta se avesse vinto era a 3 punti dalla lazio e non credo che la lazio avesse regalato 3 punti all`inter tanto facilmente, ma se l`avrebbe giocata fino al 90esimo. purtroppo il potere dei soldi ha vinto ancora


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