Il Napoli è alla ricerca di un bomber da venti gol. Lei punterebbe su un attaccante italiano, come Gilardino o Pazzini, oppure su una scommessa brasiliana, come Fred?

“Credo che al Napoli e ai tifosi interessi trovare il giocatore che faccia la differenza e che serva alla causa. Che sia italiano o straniero è relativo, l'importante è che non si sbagli l'acquisto dell'attaccante, perchè altrimenti la stagione diventa sempre più complicata”.

Careca ha detto che Fred è un attaccante bravo, un brasiliano che può fare la differenza.

“Credo che Careca se ne intenda e avendo giocato in Italia, sa cosa può servire. Certo, anche lui può sbagliare, ma gli va data credibilità, di lui ci si può fidare al 100%”.

Il Napoli ha molti giocatori che rientrano e che sono da piazzare, come Calaiò, Zalayeta, De Zerbi e Datolo. Mazzarri ha detto che li vuole valutare prima che vadano via di nuovo. Tra i tanti giocatori in esubero, lei chi terrebbe?

“Credo che siano tutti attaccanti che possano essere utili in una squadra che voglia cercare di andare avanti anche in Europa, essendo questa una bella vetrina. Certo non giocherebbero da titolari, ma sarebbe importante potersene avvalere laddove magari un titolare dovesse stare fermo per un infortunio. Credo che sotto questo aspetto Mazzarri abbia ragione e che questi giocatori vadano valutati perché, anche se non sono dei fenomeni, sono buoni giocatori che possono essere utili in una rosa”.

Lei terrebbe un calciatore come Denis?

“Si, lo terrei. Ha delle qualità che secondo me possono servire ad una squadra che si ponga l'obiettivo di rimanere in alto. E' vero che non fa tantissimi gol a stagione, però almeno sei o sette gol li segna e sa dare un aiuto alla squadra in certi momenti. A me piace come attaccante. Bisogna avere in attacco giocatori fisicamente prestanti. Magari in area di rigore può sbagliare il colpo di testa o il gol, però è uno che c'è sempre e può tornare utile”.

Ad un certo punto il Napoli sembrava orientato a prendere Luca Toni, poi però ci sono state dichiarazioni abbastanza chiare da parte del presidente De Laurentiis. Dovendo fare una scommessa su un giocatore che nella passata stagione non ha fatto bene, lei su chi punterebbe?

”Sono dell'idea che quando un giocatore viene fuori da un'annata non positiva, se ha delle buone qualità, vada comunque tenuto in considerazione. Io punterei su un giocatore del genere, che magari in un nuovo ambiente può rigenerarsi, può trovare un allenatore che lo capisce e riuscire ad esprimere le sue qualità”.

Riguardo ai Mondiali, secondo lei l'Italia può riconfermarsi o crede sia una nazionale 'anzianotta' e in difficoltà rispetto ad altre?

“Indipendentemente dai giocatori o dalla qualità, io credo che riconfermarsi sia difficilissimo anche se non impossibile. Credo che questa potrebbe essere l'annata di squadre come l'Inghilterra o la Spagna, che non hanno vinto mai o hanno vinto pochissimo a questi livelli, ma credo che abbiano le qualità e i giocatori per arrivare fino in fondo. Certo, bisogna tenere conto che in queste competizioni conta la propria cultura e la propria mentalità e sotto questo aspetto, l'Italia, la Germania e la Francia, fino alle semifinali, sono squadre di cui avere paura. Credo che per l'Italia sarà difficile riuscire a vincere di nuovo perchè in partenza siamo un po' inferiori rispetto ad altri, poi però la nostra mentalità potrà fare la differenza”.

Cosa pensa dell'Argentina di Maradona?

“Potenzialmente Maradona ha una di quelle squadre che valgono quanto la Spagna o l'Inghilterra, però bisogna vedere nell'arco delle partite, che non sono molte, cosa riuscirà a dare Maradona ai giocatori. Diego sa conferirgli tanta motivazione. Io non mi preoccuperei del fatto che abbia lasciato a casa Cambiasso. Credo che in certe partite l'Argentina imporrà il suo gioco. Penso che se Maradona riuscirà a dare le giuste motivazioni, possa arrivare a vincere il Mondiale anche da allenatore”.

Il suo saluto ai tifosi del Napoli

“Li ricordo sempre con piacere. Arrivederci a tutti!”. 

Fonte: napolimagazine

di E.G.