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• ROTTURE DI…MARONI •

14/06/2010 18:02:45
I tifosi napoletani "Sono un vero e proprio problema, soprattutto quando vanno in trasferta”. Questa la sentenza emessa dal ministro dell’interno, Roberto Maroni, in una conferenza stampa tenuta di recente al Viminale, insieme al capo della polizia, Antonio Manganelli, in cui ha trattato il problema violenza nel mondo del calcio. Cifre, percentuali in aumento, dati statistici sui quali basare la demagogia di un pugno di ferro, giustificato e giustificabile, sulla marcia dimensione calcistica. Dati cooprotagonisti al panegirico della tessera del tifoso, la schedatura che dalla prossima stagione, nonostante le tante perplessità ed i molteplici disaccordi, diventerà obbligatoria. La condanna di Maroni ha solleticato la memoria, facendomi ritornare alla sera di mercoledì (5 maggio), giorno del mio usuale appuntamento settimanale con la partita di calcetto tra amici. Negli spogliatoi, prima di entrare in campo, come al solito mi sono soffermato a parlare del Napoli con P., tifoso sfegatato e membro di una fascia del tifo organizzato partenopeo, il quale carico di orgoglio - lo ricordo perfettamente - mi disse: “hai visto? A Verona non è successo niente, io c’ero, noi tifosi napoletani siamo dei signori!”. Quello sguardo fiero, quasi emozionato, di chi troppo spesso ingiustamente denigrato aveva dimostrato all’Italia intera quanto si sbagliasse nella sua valutazione superficiale, mortificante, toppo generalizzata per rendere giustizia alla pulizia di una fede che non va mescolata alla degenerazione, che ad oltranza, viene mostrata un po’ ovunque da gruppi più o meno nutriti. “Non hanno permesso che accadesse niente - gli risposi io, al limite del lapidario, nel rammarico di una realtà amara, impossibile da migliorare – non lo hanno permesso perché avrebbero fatto una clamorosa figura di m… dopo aver aperto a tutti le trasferte, pur di non punire i tifosi di Roma e Lazio”. Chievo-Napoli si disputò, difatti, nel turno post-derby, tra la chiassosità per una decisione di quell’osservatorio, sempre eccessivamente severo quando di mezzo ci sono i colori azzurri, che sui tafferugli occorsi durante la stracittadina romana non aveva deciso alcun intervento repressivo, mostrandosi anzi, per la prima volta, nella trasferta più a rischio, quella di Verona, liberale in modo quasi avventato e temerario anche nei confronti dei napoletani. Proposi quindi il mio usuale discorso sulle basi della dittatura, violenza, violenza e ancora violenza, causata con manipolazioni sotto banco, per poi intervenire col mantello dei giusti, ricordando anche gli episodi di Udine, così strani nel modo in cui si erano verificati, così assurdi per il momento, quel periodo nel quale era palese che non si facesse altro che cercare di svantaggiare il Napoli, così significativi per quella che è inevitabilmente solo un’idea non verificabile, ed alla quale solo il tempo e la storia potranno dare risposte. Quegli eventi, che sin dall’istante in cui si erano, purtroppo, verificati puzzavano di beffa, di rammarico e di bruciato, tanto bruciato. Lo sguardo cambiò, e l’orgoglio lasciò spazio alla delusione “ma allora noi tifosi cosa possiamo fare?”…niente, non è possibile fare niente contro un sistema le cui trame potranno essere manifeste solo quando la distanza temporale potrà renderne innocua la rivelazione. Però se il paggetto di una simil dittatura in itinere, Maroni, manifesta in questo modo un disprezzo che ha quasi il sapore di una condanna per una nomea che, senza appello, emana sentenze, e che talvolta, probabilmente, viene rinvigorita con episodi creati ad hoc, viene aggiunta così, come spesso accade, anche la classica beffa al danno. Impari, dunque, il signor ministro che la fede è un valore ecumenico che non si svende alla violenza, e che la delinquenza venga quindi definita tale senza mescolarla a dei valori che non possono che essere positivi. Impari il signor ministro a non sottolineare alcuni episodi, eclissandone altri - e come lui la stampa nazionale - perché la tendenziosità di due pesi e due misure non fa onore a nessuno. Impari il signor ministro il rispetto, essenzialmente quello, perché ogni società dovrebbe averne una buona dose come base. E proprio in questo periodo in cui il tifo municipale viene accomunato da quello nazionale, a simboleggiare quanto in una palla che rotola in campo, al di la del colore di una maglia, ci possa essere un sentimento univoco e sportivo, lo canta l’inno il signor ministro? “Fratelli d’Italia”, gridava Goffredo Mameli, morto a soli 22 anni per difendere un sogno tricolore, “fratelli d’Italia” lo canta il signor ministro? E se anche lo cantasse non è ipotizzabile che Mameli si rivolti nella tomba a sentire le sue parole, macchiate dal sangue del sacrificio, in bocca a chi lucra sul secessionismo, separando ciò che la geologia, l’idioma e l’identità hanno accomunato? E allora che il signor ministro, prima di esibirsi in taluni improperi, vada a risciacquarsi la bocca in Arno…anzi no, meglio nelle succulente acque di Lucrino, assaporando le ostriche di Sergio Orata, il più grande imprenditore del I sec A.C., o magari ricerchi la catarsi di una nikeya nel tanfo sulfureo e denso dello specchio d’Averno, sulle cui sponde giunsero anche Ulisse ed Enea, e illuminato nei suoi intoppi cerebrali capisca che il calcio è un valore che accomuna: “fratelli d’Italia”, fratelli nel calcio, e coloro che non lo sono vanno emarginati e perseguiti senza generalizzazioni che insultino intere microcomunità, perché con certe dichiarazioni il signor Maroni non fa altro che continuare a rompere…il suo cognome…
di Emanuele Gargiulo
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NEWS NAPOLI
MA COSA DITE???
Di DORIFORO - scritto il 14/06/2010 21:19:24
MA COSA DITE??? E' VERO NON BISOGNA GENERALIZZARE, MA COME POSSIAMO DARE TORTO A CIO' CHE MARONI HA DETTO??? IO SONO UN TIFOSISSIMO NAPOLETANO, NATO A NAPOLI E ORGOGLIOSO DI ESSERE NAPOLETANO. VIVO A ROMA DA ANNI E NON SONO AFFATTO CONTENTO DI NON POTER VEDERE LA MIA SQUADRA QUANDO GIOCA NELLA CAPITALE, MA PURTROPPO LA TIFOSERIA NAPOLETANO E' COMPOSTA ANCHE DA MOLTISSIMI ZINGARI, INFAMI E BASTARDI CHE ROVINANA L'IMMAGINE DELLA TIFOSERIA PULITA NAPOLETANA. AVETE VISTO CHI SONO I TIFOSI IN CURVA B E IN CURVA A??? MASSERIA, GRUPPI VIOLENTI ECC ESISTONO E COMANDANO LORO NEI SETTORI E NON DITE IL CONTRARIO. OGGI CHI PUO' SEGUIRE IL NAPOLI IN TRASFERTA O E' GENTE CHE LAVORA IN QUELLA CITTA' OPPURE SONO IN POCHIJSSIMI QUELLI "PERBENE" CHE EFFETTUANO IL VIAGGIO PER IL NAPOLI. IL RESTO??? SOLO DELINQUENTI
V'è piaciuto Berlusconi?
Di Pacal - scritto il 14/06/2010 20:20:10
E teniteve pure a Maroni. . .
pecore.
Maroni si na KIAVK
Di Secondigliano - scritto il 14/06/2010 20:13:05
Maroni tu nn sai contro chi ti stai mettendo. . . . prima di parlare dei Napoletani e di Napoli fatti un bell esame di coscenza, tu e tutti i politici. . . . . . . mi sa che la vero problema in Italia siete propio voi. . . questo è un paese di merda. . . . . mi sono stancato di sentire ancora ste cose. . . Maroni vergognati , tu e tutti i politici. . . . . stiamo faccendo la stessa fine dell'argentina. . . anzi gia la abbiamo fatta. . . ragazzi svegliatevi e mandiamoli a zappare a questi politici, nn valgono nnt. . . . sveglia. . . .
per maroni
Di Tucaria - scritto il 14/06/2010 20:08:36
IO prima come tifoso del Napoli, e poi come onesto cittadino che pago tasse onerose, anche per pagare il suo stipendio oneroso, faccio un appello ai media a chi ha un pizzic di intelligenza, di fermare questo pazzo. al mondo sono nati i socrate, i che guevara, nelson mandela, ecc ecc, sono usciti per via degli usurpatori, e dittatori, se succede che qualquno perde la testa per queste offese palesi, sappiate, che ne e responsabile, tutti quelli che avevano la possibilità di fermarlo e non l'hanno fatto.
maroni
Di Nickname ciro - scritto il 14/06/2010 19:43:36
ROTTURE DI…MARONI I tifosi napoletani "Sono un vero e proprio problema, soprattutto quando vanno in trasferta”. Questa la sentenza emessa dal ministro dell’interno, Roberto Maroni, in una ma a sto stronzo qualche napoletano ci ha roto il culo , ma vedi altre squadre e non guardare sempre il napoli ma chi stronzo ti ha messo a quell posto di comando ma che sei un neo nazzista
maroni ma chi sei?
Di dark - scritto il 14/06/2010 19:36:06
maroni vai al diavolo tu e chi ti vota