Tutti per Lavezzi. Una folla azzurra in aeroporto, a Roma. La torcida della squadra del cuore ad accoglierlo per foto di rito, autografi e raccomandazioni: la gente sa che tocca a lui, al Pocho, la riconquista dell’Europa con il Napoli ed in tutta fretta ha dimenticato i dispiaceri, i malumori e le amarezze in qualche modo provocate dall’argentino e dai suoi procuratori. Sbarcato a Fiumicino in perfetto orario, il Pocho però ha dribblato tutti. I tifosi azzurri avrebbero voluto porgli mille domande, dopo la fuga da Napoli a giugno scorso, la polemica lettera alla società con i messaggi alla gente, le minacce di lasciare il calcio spedite dal Sudamerica durante le vacanze e gli aspri contrasti a distanza con il presidente. Lavezzi è sbarcato insieme con Nicolas Navarro e con Gustavo German Denis, i due compagni di squadra che invece non si sono sottratti all’abbraccio della folla azzurra. Il Pocho è rimasto all’interno dell’aeroporto, agli arrivi internazionali, dopo il lungo volo da Buenos Aires a Roma e da lì, con qualche compiacente collaborazione, ha raggiunto l’hotel Hilton, nell’aerostazione. L’unico modo per evitare l’incontro con i taccuini dei giornalisti, gli obiettivi e i microfoni di televisioni e radio, nonchè tifosi e curiosi, anche e soprattutto allo scopo di evitare domande imbarazzanti e forse di fornire risposte ancora più imbarazzanti.
D’altronde il suo manager Eduardo Rossetto aveva fatto sapere che il Pocho avrebbe avuto la bocca cucita: «per due mesi non parlerà con la stampa e si limiterà ad agire sulla base delle regole, quindi rispetterà i propri doveri». Con la bocca cucita anche Navarro, la società azzurra a livello preventivo ha già imposto un nuovo silenzio stampa, Denis invece ha scambiato qualche battuta con i tifosi azzurri che gli hanno chiesto di segnare almeno dieci gol: , il Tanque ha aggiunto: «Sono contento di tornare a Napoli, ed anche Lavezzi è molto contento, di più non posso dire».
Lavezzi ha abbracciato i tifosi più tardi, con loro ha scambiato anche delle battute interessanti, tra autografi e foto di rito: «Sono venuto per restare, non andrò via da Napoli». Nel pomeriggio, insieme con ilmanager Mazzoni, è poi andato in giro per Roma.
Il Pocho parlerà con De Laurentiis. Ma dovrà aspettare il 18 luglio, quando il presidente raggiungerà anche lui il ritiro di Lindabrunn dove incontrerà Lavezzi per il chiarimento finale ed al quale porrà una richiesta particolare: «Qua la mano Pocho e porta il Napoli in Europa». Adesso è più possibile.

Fonte: LEGGO

di PianetAzzurro.it