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ESCLUSIVA - • ALBERTO FONTANA: NAPOLI, CON IL SIENA NON SARA’ FACILE •

25/09/2009 09:20:02

Spal, Cesena, Bari, Atalanta, Napoli, Inter, Chievo, Palermo: la carriera di Alberto Fontana, portiere classe ’67 ed attualmente senza squadra, ma per suo preciso volere. Non sono infatti mancate le offerte per l’estremo difensore romagnolo ma ,come leggerete nel corso dell’intervista, Fontana si sente ancora un ragazzino, e di certo un futuro (sì, perché quando si è giovani nel corpo e nella mente, anche a 42 anni un calciatore può parlare del suo futuro agonistico come se ne avesse 22) in qualche squadra di categoria inferiore non gli darebbe quell’adrenalina di cui ha bisogno.

Noi di PianetAzzurro lo abbiamo intervistato in vista di Napoli-Siena, toccando però diversi temi. Ecco cosa ne è venuto fuori…

Partiamo da te, Alberto. Hai appeso i guanti al chiodo?

Assolutamente no, ma forse sì. Mi spiego: io sono in perfetta forma psico-fisica, e potrei giocare anche stasera una partita di Champions, se mi gettassero nella mischia. Ma ho ricevuto solo offerte che, con tutto il rispetto per le società che si sono proposte e che anzi ringrazio, non mi davano quegli stimoli di cui ho bisogno. E comunque non mi dispiace affatto dedicarmi a tempo pieno alla mia famiglia, però il rettangolo verde ha un fascino irresistibile, è la mia vita”.

Buffon è tornato il primo portiere al mondo, o lo è sempre stato?

Julio Cesar negli ultimi tempi gli si era avvicinato molto per continuità di rendimento e qualità delle prestazioni, ma questo è coinciso con un calo psico-fisico di Gigi. Per me lui è sempre stato il numero uno, lo è ancora e lo sarà ancora per molto. Oltre ai soliti nomi, ci sono dei ragazzi che  potrebbero far bene in un futuro non troppo lontano in squadre da vertice…”.

Quali sono?

Marchetti, Mirante e Consigli. Il primo è già sulla bocca di tutti, infatti quest’anno confermandosi a Cagliari raggiungerà la maturità per poi fare il grande salto. Mirante è in assoluto quello che preferisco, sta facendo benissimo a Parma ed ha numeri importanti: credo che i ducali, legandosi a lungo a questo ragazzo, faranno la loro fortuna. Consigli è quello che attualmente sta vivendo il periodo meno rosero, ma secondo me ha personalità e qualità tali da poter giocare anche da subito in una grande piazza”.

A proposito di grandi piazze, il Napoli domenica ospita il Siena: che partita sarà.

Una partita molto insidiosa, il Siena a Genova contro la Samp ha giocato davvero bene, ed è dovuta soccombere solo perché di fronte avevano l’attacco più in forma della categoria. Non sarà una partita facile, ma il Napoli ha una rosa di livello superiore e gioca tra le mura amiche. Ha già pareggiato l’ultima contro l’Udinese, speriamo non sia il bianconero a portare male. Scherzi a parte, sarà una gara difficile, ma il Napoli deve iniziare a scrollarsi di dosso le paure che ha…”.

Quindi l’avvio non esaltante degli azzurri in casa è dovuto a fattori psicologici?

Ne sono sicuro. Questo è l’anno che per forza di cose deve portare alla qualificazione all’Europa League, e i giocatori sanno di non poter sbagliare. Ovviamente questo discorso vale anche per società e allenatore, ma loro sono maggiormente abituati a queste pressioni. Se leggiamo la rosa del Napoli, sono in pochissimi ad avere un bagaglio internazionale significativo o ad aver lottato per certi traguardi, questo fattore conta moltissimo”.

Il tuo pronostico per altre due partite a scelta della sesta giornata di Serie A…

Juventus–Bologna 1, anche se ci tengo a precisare che per me l’Inter è favorita nella corsa allo Scudetto, e Lazio-Palermo 1.


di Mario Ipri

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cambia

:-(
Di Swiss - scritto il 25/09/2009 09:42:36

ho paura per il mio caro napoli!


E certo ......
Di sly - scritto il 25/09/2009 09:33:23

. . . che nn sarà facile, per questo napoli piccolo piccolo non sarà mai facile fin quando non risolveranno i problemi strutturali che tutti conosciamo.

Io non sono un estimatore di Donadoni, ma gli va dato atto che sta conducendo una squadra la quale avrebbe dovuto avere - secondo la sua stessa esplicita richiesta - un bomber, un centrocampista fisico dai piedi buoni ed un esterno sinistro. Non li ha avuti ed ora tutti che si scagliano contro questo uomo.

La mia lettura della situazione è abbastanza semplice : il vigliacco di Marino non ha accettato che DeLA irrompesse in prima persona sul mercato e quindi ha fatto di tutto per costruire una squadra monca. Quando DeLA ha tuonato che bisogna saper anche vendere, a lui non gli è parso vero e subito via Blasi che forse era l'unico (insieme a Mannini e fporse Zalayeta) che in questo momento poteva servire come il pane.

Muscoli, centimetri ed attaccamento alla maglia . . . . . quella checca siciliana di Aronica rideva nell'intervallo di Inter - Napoli. . . io lo avrei abbuffato di mazzate!!!


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