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• OBIETTIVO NAPOLI - ERRARE E' UMANO, PERSEVERARE E' DIABOLICO •

04/10/2009 17:49:12

Anche questa domenica è arrivata la consueta sconfitta in trasferta a cui i tifosi del Napoli hanno ormai fatto l’abitudine. Contro una Roma tutt’altro che invulnerabile gli azzurri sono riusciti a resistere per poco più di un tempo, per poi sparire dal campo, affossati dai soliti errori del proprio allenatore.

Nella prima parte di gara il Napoli aveva mostrato i pregi e i difetti soliti. La debolezza difensiva della Roma aveva infatti concesso agli azzurri alcuni spazi di manovra, sfruttati bene a turno da Maggio, Hamsik, Datolo e Lavezzi. D’altra parte anche i giallorossi non avevano vita difficile nel penetrare le scarne difese napoletane. Soprattutto sul settore di sinistra, il destro per la difesa azzurra, Vucinic aveva assoluta libertà di imperversare negli spazi mal presidiati da uno scoraggiante Paolo Cannavaro, disattento e saltato come un birillo ogni volta che veniva puntato.

In avanti poi gli azzurri non sono riusciti a raccogliere i frutti della frazione di partita a loro favorevole soprattutto a causa della poca incisività di Quagliarella. L’ex Udinese ha dimostrato anche oggi di non trovarsi a suo agio negli schemi offensivi di Donadoni. L’ex ct della Nazionale non è riuscito ad imprimere alla squadra i meccanismi offensivi adatti a favorire le qualità tecniche della punta stabiese. Quagliarella è sempre isolato in avanti e la squadra raramente cerca di appoggiare il gioco su di lui, lasciando inutilizzata una delle sue caratteristiche migliori, quella di dialogare con i compagni e servirli negli spazi alle sue spalle, lavoro che all’Udinese gli riusciva alla perfezione. Chiedere a Quagliarella di fare la punta alla Inzaghi significa ridurne terribilmente il potenziale tecnico e la pericolosità.

Tuttavia nella gara odierna gli errori peggiori di Donadoni sono emersi sul 2-1 della Roma. L’incapacità di leggere la partita nella situazione di svantaggio è stata imbarazzante. Donadoni è incappato per l’ennesima volta negli stessi sbagli, comportandosi come se ancora (lui solo) non conoscesse le caratteristiche dei suoi giocatori. Il 4-3-3 schierato negli ultimi minuti è stato un saggio di come NON creare problemi agli avversari. L’errore che salta all’occhio più evidente è la decisione di mandare in campo un giocatore che da quando è a Napoli, seppure in pochi sprazzi di partita, non ha mai dimostrato nulla, ed anzi, ha toccato raramente (tre-quattro volte massimo in tutta la stagione) toccato il pallone: Hoffer. In più l’austriaco è stato schierato oggi nella posizione di attaccante sinistro, ruolo che assolutamente non ha le caratteristiche tecniche per interpretare. La logica avrebbe voluto lo spostamento a sinistra di Quagliarella e dell’austriaco (ma molto più utile sarebbe stato il povero Denis) al centro, ma la logica è purtroppo da tempo lontana dalle sorti tattiche del Napoli. A nostro avviso tuttavia l’idea stessa delle tre punte era sbagliata a prescindere. Le tre punte, Lavezzi, Quagliarella e Hoffer, così disposte non fanno altro che intasare spazi centralmente e, ad eccezione del Pocho, non partecipano mai alla manovra. Con il modulo proposto da Donadoni si va inoltre ad indebolire sia attacco che difesa. Il gioco offensivo della squadra viene infatti privato della spinta fondamentale sugli esterni di Maggio e Datolo e questi, disposti nel ruolo a loro inadatto di terzini, vanno ad indebolire il reparto difensivo. Soprattutto spostare Datolo nel ruolo di terzino sinistro è un errore che il mister azzurro aveva già fatto contro l’Udinese ed anche allora aveva dovuto correre ai ripari dopo pochi minuti. La stessa cosa è successa oggi, quando però all’errore ha “riparato” con un nuovo errore, l’adattamento, ormai intollerabile, di Zuniga a sinistra.

Insomma, tanti errori in così pochi minuti erano davvero difficili da accumulare e l’impressione di aver regalato la vittoria ad una Roma tutt’altro che irresistibile non può far che aumentare i rimpianti per la mancanza di una coerenza tattica che al Napoli servirebbe come il pane.


di Eduardo Letizia

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cambia

Nuovo allenatore
Di Italo 2 - scritto il 04/10/2009 19:54:53

De Laurentis ha elogiato Donadoni sia dal punto di vista umano che della signorilità, ma ha fatto chiaramente capire che tutto ciò non basta a vincere le partite e per tale ragione, ob torto collo, va cambiato. Sono pienamente d'accordo, ma auspico un allenatore come Delio Rossi che ha " la cazzimma giusta per traghettare il Napoli verso più alti lidi di classifica.


è ora di cambiare
Di fra79 - scritto il 04/10/2009 19:34:43

penso che l avventura di donadoni sia finita perchè in queste partite abbiamo fatto si e no 15 tiri in porta e questo nn è possibile visto il potenziale che abbiamo. . . . . mazzarri sarebbe l ideale almeno per la grinta. . . intanto farei giocare iezzo in porta difesa a 4 con zuniga, cannavaro, campagnaro, rullo, a centrocampo maggio, cigarini, hamsik, datolo, lavezzi e il vero quagliarella


Il colmo è vedere Hoffer in campo
Di RIDICOLI - scritto il 04/10/2009 19:24:39

Ma stiamo scherzando un giocatore inesistente come Hoffer non può e non deve giocare nel napoli. Come si può pagare tanti soldi e mettere in campo un giocatore come questo Hoffer continuo a chiedermelo ogni volta che lo vedo, caro marino questo è stato proprio un pacco!


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