

Titolo chiaro, anzi chiarissimo. Posizione lampante, anzi lampantissima la nostra.
Maradona non si discute si ama. E anche se le sue scelte pallonare – e precisiamo il “pallonare” - possono non essere condivisibili, Maradona non si discute si ama.
Poche battute e tante ripetizioni: il fil rouge è uno solo. Maradona è il Dio del pallone, è colui che quando ha calcato il rettangolo verde ha fatto cose che gli umani non sono nemmeno in grado di immaginare, ha regalato emozioni e scatenato tempeste, come solo i grandissimi sanno fare. Una sorta di Giove Pluvio del pallone, capace di regalare ai napoletani (e non solo) l'Olimpo del calcio e di scatenare invidie continue. Lui, il più grande di tutti i tempi, qualche volta non riconosciuto nella sua grandezza, sempre messo a confronto con Pelè (e chi capisce un po' di pallone sa che non c'è confronto), sempre etichettato e bastonato per la vita privata dai suoi detrattori. Riconosciuto grandissimo da tutti sul campo di calcio non post mortem ma quasi, solo quando quel campo di calcio non l'ha calcato più. Ci viene in mente un guru del pallone a caso (almeno qui in Italia): Arrigo Sacchi o uno dei più famosi commentatori tv, il fu Maurizio Mosca. Quante bastonate e colpi di coda in passato per Diego. Solo da qualche anno ne hanno ammesso e codificato la grandezza, la genialità e riconosciuto le superiorità rispetto a chiunque altro.
E per fortuna oggi non conta essere napoletani per ammettere le virtù condensate nei suoi palleggi, nelle sue punizioni, nei suoi colpi di tacco. Si può chiedere a uno juventino, a un romanista, a un interista e perfino a un milanista – che negli anni d'oro era l'avversario numero uno – chi è Maradona. E la risposta finalmente sarà univoca. Il Dio, il mago del pallone.
Chi risponderà diversamente non si connoterà in quanto tifoso di una squadra che non è il Napoli, ma in quanto ignorante della materia “CALCIO”.
Ciò significa che detrattori di Diego non ce ne sono più? Ce ne sono eccome. Ma non potendo fare altro che bacchettare la sua vita privata o dargli del cocainomane, fanno la loro triste figura di bacchettoni e finti moralisti che poco capiscono del dio pallone. Ma il Pibe, ribelle dei ribelli e guascone numero uno, non smette mai di far parlare di sé. E a chi volesse trovare nuove occasioni per dargli addosso, ha offerto subito – da grande assistman - la palla. Forse dialetticamente meno abile, ma non inferiore quanto a carisma e personalità a specialONE Mourinho-sulla bocca di tutti, Diego da quando siede sulla panchina della nazionale argentina ne sta combinando di cotte e di crude, tra capitomboli storici e scelte che fanno storcere il naso ai più. E sono “queste cotte e queste crude” che stanno dando occasione ai soliti detrattori o a chi per partito preso non vede l'ora di poterlo contrastare almeno verbalmente (perché sotto altri aspetti è stato impossibile e lo sarà fin quando Dio non deciderà di fare un altro omino con due piedi così) l'occasione per procedere con il linciaggio mediatico e non nei confronti del numero dieci più famoso del mondo.
Noi la nostra la diciamo in una parola: IMMUNITA'. L'ha scelta il direttore di Pianetazzurro, e noi da subito l'abbiamo condivisa, senza se e senza ma. Quell'immunità che non approviamo affatto per i nostri parlamentari, vorremmo regalarla a Diego. Qualcuno avrà da obiettare. Forse parecchi. Quei parecchi che accamperanno i soliti sterili moralismi (cocaina, problemi con il fisco, storie private e vicissitudini varie). E altri ancora. Tipo l'anti-sportività o la mano de Dios. La mano de Dios? Mai risposta fu più geniale e corretta (solo uno come Lui poteva rispondere così a chi gli chiese del celebre goal all'Inghilterra). E soprattuto mai gesto fu più corretto. Siamo impazziti? Per nulla. Non è un'affermazione ironica. La mano de Dios è AD OGGI (ribadiamo AD OGGI) uno dei gesti più corretti del calcio moderno, fatto di partite vendute e truccate, di arbitri corrotti, di intercettazioni e calcioni, di polemiche e di battute al vetriolo, di striscioni offensivi e perfino di tifosi che tifano contro la propria squadra (una cosa che non si può nemmeno leggere per quanto è lontana dall'amore per il pallone!). E non ci riferiamo a Italia – Argentina (quella è un'altra storia!).
Ma veniamo al dunque, quale è il motivo che ci ha spinto a questa interminabile PRO DIEGO, quando dovremmo parlare del Napoli di oggi o della nazionale italiana pre-mondiali?
Il motivo è sotto gli occhi di chiunque legga o segua il pallone ed è la mancata convocazione in Sudafrica del nostro Pocho Lavezzi. Condivisibile? Il tempo e il campo daranno eventualmente ragione a Diego. Il Pibe non sarà un grande allenatore, ma come ogni mister doveva fare le sue scelte e le ha fatte. Se guardiamo le scelte pre-mondiali, discutibili anzi discutibilissime possono essere anche quelle di Dunga o di Lippi. Lasciamo al campo e non alle polemiche da bar il verdetto.
Di nostro proviamo a capire. Al Pocho farà bene, avrà modo di di maturare, di allenarsi a prendere di mira la porta e si sentirà stimolato a fare una grande Europa League. E' mancata la convocazione, ma sono arrivate parole importanti, che per come le leggiamo noi, fatalisti all'eccesso fin nel midollo, non sono solo consolatorie.
Ecco cosa ha detto il Pibe: “So che cosa prova il Pocho, nel '78 capitò anche a me con Menotti. Mi è dispiaciuto doverlo escludere”. Parole che pesano come macigni e che noi troviamo bene auguranti. Il Pocho di suo ha già risposto. Ha “prenotato” una stagione super con il Napoli. Volete sapere allora cosa ne pensiamo alla fine della fiera? In barba ai mondiali - sono sempre meno affascinanti - auguriamo al Pocho di fare prima con la maglia del Napoli e poi con quella della sua nazionale quello che ha fatto SUA MAESTA'. Si tratta solo di invertire i tempi. Diego ha dato prima con la maglia della nazionale. Il Pocho farà il contrario e non ci sarà nazionale che tenga. La maglia a strisce bianche e azzurre sarà sua. E ancor di più sarà suo l'amore di Napoli. Chi ama non dimentica scrisse il Pampa Sosa in onore di Diego. Nessuno vieta che come nei film di De Laurentiis, ci possa essere un bel sequel. E di quel sequel noi vorremmo che fosse protagonista il Pocho. Non prendiamocela con Diego e lasciamolo lavorare. Lui è uno dei pochi ribelli del pallone, uno dei pochi ribelli che seguiremo fino all'ultimo istante, l'unico che merita IMMUNITA'. L'unico che non può essere contraddetto. Lasciamolo alle sue scelte e teniamoci il Pocho stretto stretto tutto per noi. La pensate diversamente? Vi rispettiamo. A chi la pensa come noi diciamo “VENITE, ADOREMUS”.
Fonte: Pianetazzurro
di Renata Scielzo

amore entrambi
Di gaetano o ciunco - scritto il 21/05/2010 22:02:50
Sono d'accordo con Di Moby, sarebbe anche ora che Diego dimostri l'amore che ha per Napoli ed i Napoletani. Ricordarsi che Maradona ci ha fatto vincere con i NOSTRI SOLDI! Ogni tanto può anche venire a vedere una partita del Napoli, magari quando il Napoli è in difficoltà è la sua presenza e stimolo per i calciatori a fare bene. FOrza Napoli, Napoli resta i Maradoni passano.
DIEGO UNICO
Di GIANNI 67 - scritto il 21/05/2010 21:26:16
DIEGO E' UNICO NELLE SUE COSE CONTRADDITTORIE BELLE E BRUTTE E VA ACCETTATO COSI. . . . .
Adoriamo Diego...e lui?
Di Moby - scritto il 21/05/2010 19:59:59
Noi adoriamo Diego !
Ma vi siete mai chiesti che percentuale di amore, rispetto, riconoscenza abbia Maradona per Napoli ed i napoletani?
"sono dispiaciuto per Lavezzi". . . . ha detto. . . . . sarebbe stato bello se avesse anche aggiunto "e per i tifosi del Napoli"
Maradona giocatore ha smesso
Di The Old Gino - scritto il 21/05/2010 19:44:08
Nessuno penso discuta il calciatore Diego, ma il calcio non vive di passato, vive invede di presente. Altrimenti a maggio di ogni anno festeggeremmo le vittorie degli anni '80. Però si può discutere delle pessime scelte da CT, ma andrà visto alla prova dei fatti, con uno squadrone come l'Argentina se non arriva almeno terzo avrà dimostrato di essere un allenatore incapace
Diego, il piu' grande
Di Pruno - scritto il 21/05/2010 19:22:16
Da appassionato di calcio e supporter del Napoli: Diego e' stato il piu' grande, nessuna discussione in merito. Le sue scelte da CT sono opinabili, come al solito nel mondo del calcio, a posteriori. Vedremo se avra' avuto torto o ragione. Ma con tranquillita'. Che dovremmo dire di Lippi?
Per quanto riguarda i tifosi del Napoli, e mi ci metto anche io, i piu' ignoranti e superficiali, di calcio non ci colgono tanto!
Questo forum ne e' una prova lampante.
APPROVO
Di CICCIO72 - scritto il 21/05/2010 19:19:40
SONO ASSOLUTAMENTE D’ACCORDO CON VOI, ABBASSO I BENPENSANTI CHE VOGLIONO SEMPRE GIUDICARE MARADONA DAL PUNTO DI VISTA MORALE, VIVA DIEGO PER LE GIOIE CHE CI HA DATO SUL RETTANGOLO VERDE, PER LE MAGIE CHE CI HA RAGALATO, PER IL SUO ESSERE LEADER IN TUTTI I SENSI, NON COME I CAMPIONI DI QUESTA EPOCA, COME MESSI E RONALDO, GENIO IN CAMPO, UOMO CON TANTE CONTRADDIZIONI E DEBOLEZZE COME TANTI ALTRI FUORI, A DIRLA TUTTA MI AUGURO CHE POSSA FESTEGGIARE I SUOI 50 ANNI CORONANDO IL SOGNO DI VINCERE IL MONDIALE ANCHE DA C. T. E ZITTIRE DEFINITIVAMENTE TUTTI I SUOI DETRATTORI E POI RITIRARSI COME SOLO UN GRANDE GUERRIERO PUO’ FARE, MAGARI DEDICANDOSI A CAMBIARE IL MONDO DEL CALCIO A PIU’ ALTI LIVELLI.
ONORE A TE DIEGO ARMANDO MARADONA, NON SARAI MAI UN UOMO COMUNE
Grande Diego
Di ForzaCiuccio - scritto il 21/05/2010 19:04:41
Premesso che le scelte di Maradona come allenatore sono discutibilissime, parole di offesa tipo uomo di merda e drogato che molti su questo forum hanno usato contro di lui sono indecenti. . Tutti i grandi club tengono memoria storica dei loro campioni del passato, qui c'è gente che gli sputa addosso. . oltretutto Maradona all'epoca disse anche cose molto importanti in difesa della città, e non solo della squadra, cosa che gli costò molto a livello mediatico, ed ora gli stessi che ha difeso sono i primi a sputargli addosso. . davvero, faccio fatica a continuare a tifare per la stessa squadra per cui tifate voi. . Maradona ha fatto vincere al napoli tutto quello che ha vinto, ha dato in campo quello che nessuno altro ha mai dato, e c'è gente che non ha più un minimo di rispetto per la storia di questo campione. . Al di là degli errori che può aver fatto lui è stato il calcio, e gli sportivi, prima ancora che i tifosi, questo dovrebbero ricordarselo. .
ma in italia la cultura sportiva la fanno gli ultras, e forse questo spiega tutto, compreso uno stadio che tifa contro la sua squadra. .
CANTONATA
Di ANTONIO - scritto il 21/05/2010 19:01:21
PERDONATEMI MA AVETE PRESO NA CONTONATA CREDETEMI VE NE ACCORGERETE DAI MSG CHE RICEVERETE . . . . . . . . .
VENITE ADOREMUS
Di Renata 76 - scritto il 21/05/2010 18:58:51
Quest'articolo è dedicato a chi ama INCONDIZIONATAMENTE Diego, il calciatore non l'uomo. E forse non è chiaro. Tutti con i soliti moralismi. E' fazioso chi giudica il suo privato e continua con la storia dell'esempio ai giovani.
Perché il pallone d'oro di casa nostra è d'esempio ai giovani?(Chissà perché Agricola e le siringhe in diretta tv le abbiamo dimenticate tutti!!)
Immunità. Gravi sono l'immunità parlamentare, il legittimo impedimento con i quali si proteggono i nostri politicanti, non certo quella che noi abbiamo regalato a DIEGO CALCIATORE e ribadiamo ancora una volta CALCIATORE.
USATE UN MEZZO ......
Di ANTONIO - scritto il 21/05/2010 18:50:48
MI SPIACE CHE GENTE COME VOI PREPARATA USI UN MEZZO COSI PER DIRE LA PROPRIO OPINIONE A NOME DI UN PORTALE . . . . . . . DIREI SIETE QUASI DITTATORIALI . . . . . VERSO UN UOMO CHE E' UN TOSSICODIPENDENTE INOLTRE NN SIETE DI ESEMPIO PER I GIOVANI CHE VI SEGUONO (IMMUNITA' PER UN TOSSICO) SIAMO AL COLMO QUESTO E' IL MALE DELLA NOSTRA CITTA' E DEL NOSTRO NAPOLI. . . . . . . . . . . SI VOI GIORNALISTI DA QUI SI DOVREBBE INIZIARE PER IL SALTO DI QUALITA' DOVE SONO I PACILEO CARRATELLI ETC