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• CONTRATTI DI IMMAGINE E SPORT: LA NUOVA SFIDA DEI CLUB NASCE DALL’ORGANIZZAZIONE •

04/06/2010 20:00:59

Il calciomercato è una delle principali passioni degli italiani. In questo periodo dell’anno, i giornali sportivi basano le proprie pubblicazioni su indiscrezioni legate ai trasferimenti ed alle trattative, spesso più presunte che veritiere. Eppure nei contenuti di una pagina sportiva è sempre più frequente l’utilizzo di un linguaggio economico e giuridico che in passato non veniva quasi mai enunciato come condizione essenziale di una trattativa.  Inizialmente si parla di “plusvalenze” . Durante l’epoca di Calciopoli si parlò di “doping amministrativo”. Oggi il termine più utilizzato è quello di “gestione dei diritti di immagine”. Ebbene si: pare esista un vero e proprio braccio di ferro tra atleti e società sulla gestione dei diritti legati all’immagine del giocatore in spot pubblicitari, interviste patinate, iniziative sociali.  Alcune società pare abbiano diversi problemi in sede di trattativa con i calciatori proprio per la necessità espressa dal management di gestire in chiave societaria i diritti di immagine del proprio parco giocatori.

Proviamo a capire di cosa si parla e quali possono essere i motivi alla base di questo braccio di ferro. Una prima risposta è di natura fiscale. Infatti la legge 91 del 1981, assimila gli sportivi professionisti ai lavoratori dipendenti. Ciò significa per la società erogare stipendi lordi molto elevati, che detratte ritenute e tasse, si trasformano nel “netto” percepito dall’atleta.

Ovviamente tale normativa è relativa alle sole prestazioni sportive. Per tutto ciò che esula dalle stesse, il trattamento è differente. E qui spesso si è giocato sulla interpretazione. Infatti è consuetudine considerare i proventi da immagine nella categoria “redditi assimilati a quelli da lavoro autonomo” (art.53 TUIR) , con un risparmio fiscale notevole rispetto alla sottoposizione di tutto in ottica lavoro dipendente.

Facciamo una ulteriore ipotesi però: e se la gestione dei diritti avvenisse da parte di una società estera con sede in un paradiso fiscale che poi rivende alla società italiana gli stessi ? In tal caso il potenziale vantaggio fiscale è rilevante. C’è però da rilevare che in caso di accertamento sarebbe da mettere in preventivo un duro contenzioso per i soggetti parte attiva di questa “triangolazione”. Ne sono prova le recenti sentenze di alcune Commissioni Tributarie (sentenza 9/6/2004 n. 55/9/04 Campania) che hanno sancito la estrema fragilità del meccanismo in questione.

Esiste dunque una prima potenziale ragione “fiscale” al braccio di ferro in tema di gestione dei diritti di immagine.

Veniamo ora ad una motivazione di tipo aziendale: la gestione del diritto d’immagine è conveniente per quei potenziali campioni che crescono in una società in maniera continuativa e che nella stessa divengono “personaggi”. In tal caso la società è in grado di gestire lo sviluppo commerciale del campione in maniera completa, programmandone la “vendibilità” sul mercato pubblicitario in termini di graduale ascesa. Ovviamente occorre che la società sia strutturata per fare ciò e che abbia la capacità imprenditoriale di investire sull’immagine dell’atleta dentro e fuori il campo.

Esistono esempi di rilievo in tal senso: il Real Madrid, nonostante le ingenti campagne acquisti, è in grado di sviluppare campagne marketing e merchandaising importanti che non legano ai soli diritti tv le proprie finanze. I club inglesi per molti anni hanno dominato le scene europee grazie alla gestione dei diritti e degli stadi. Sempre più marketing, sempre più finanza, sempre più programmazione.

In definitiva se in passato la normativa fiscale ha potuto indurre in tentazione alcuni club , oggi la situazione appare differente. Se una società vuol puntare sulla gestione dei diritti di immagine, non lo può fare in maniera generalizzata sull’intero parco giocatori, ma deve necessariamente individuare professionisti emergenti, capaci di generare profitti frutto di una politica di valorizzazione della propria professionalità dentro e fuori dal campo da parte della società. In caso contrario, con campioni già affermati è difficile ipotizzare una strategia del genere, visto che occorrerebbe in tal senso far lievitare l’ingaggio base in maniera tale da “risarcire” il professionista del mancato introito dovuto alla gestione in proprio dei diritti.


di Leonardo Lasala

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Siamo costruttivi e non disfattisti!!!!!
Di o'veggent - scritto il 05/06/2010 14:05:49

L’idea di De Laurentis sui diritti di immagine dei giocatori (farli gestire al 100% alla società) è una buona idea solo se ha percorrere questa strada ci siano tutti presidenti uniti, non può rimanere un don chisciotte, altrimenti i giocatori preferiranno sempre alte squadre al Napoli o in alternativa per acquisire questi diritti al 100% deve sborsare parecchi quattrini (ma gli conviene a scatola chiusa?).

Io credo che alla fine, la miglior cosa sia dividere al 50% i diritti tra società e giocatore, in modo che la società attraverso i suoi canali sfrutti i diritti dove ritenga che questi possano fruttare e anche l’ entourage che gira intorno al giocatore (lavori!!!) e strappi qualche contratto all’estero così da favorire indirettamente anche la società. Forza Napoli


udinese.........
Di diama - scritto il 05/06/2010 12:08:09

L'udinese ha trovato "la bancarella" del Torrone come si dice da noi. . .

ma comm'è Pepe ceduto in prestito con riscatto per 10 milioni pagabili in 4 anni a partire dall'anno prossimo!!!



:-O :-O

o Marotta è troppo nu figl' i' buon mamma o moi simm' tropp strunz. . . con noi l0'udinese vuole fare sempre ottimi affari. . . vediamo il napoli quanto vende cigarini



ma mandiamoli a cagare loro inler e pozzo


pensateci
Di marvin - scritto il 05/06/2010 11:47:54

erano meglio i tempi di ferlaino corbelli naldi e tribunali vari?ci sono calciatori che sono venuti a napoli quagliarella de santis maggio altri ci restano volentieri hamsik gargano lavezzi altri ci verrebbero lo stesso rinunciando ai diritti d'immagine. sono stupidi loro o più accattoni e magniacci gli altri e i loro procuratori?certo bisognerebbe individuare giovani fenomeni da crescere e su quello non siamo attrezzati. ma per me in giro ci sono tanti pazzini balotelli e cosc'e lignamm toni devi solo individuarli. cmq forza napoli e piuttosto che finire in mano a degli accattoni:ferlaino corbelli naldi meglio dela 100 volte


riflettere
Di aldo - scritto il 05/06/2010 10:28:32

leggo stamani che luis con i soliti discorsi fabiano potrebbe andare al milan per circa 10 milioni.

e anche in settimana ho sentito che gilberto silva e

ballach cambieranno squadra.

ma noi grazie ai discorsi da buffone del nostro presidente non faremo mai niente.

una nota probabile che toni non serviva ma che figuraccia di stile cinepanettone che ha fatto

prima gli fa una dichiarazione d amore e poi lo piglia in giro.

cari lettori questo e uno che fa solo fumo direbbe che non puo comprarsi la ferrari perche non ha il garage

che ne pensate


Vorrei sapere
Di OSCO - scritto il 05/06/2010 10:19:43

Io faccio una domanda ed invito gli altri tifosi e frequentatori di questo sito a fare altrettanto.

QUANTO GUADAGNA ANNUALMENTE IL NAPOLI CALCIO DAI DIRITTI DI IMMAGINE?

Vorrei sapere che vantaggio ne ricava De Laurentis che stoppa qualsiasi trattativa appena sente parlare di diritti di immagine.

Se era lui il presidente nel 1986, non avrebbe comprato Maradona.

Perciò torno a ripetere:

QUANTO INCASSA IL NAPOLI DAI DIRITTI DI IMMAGINE?

Grazie a quel giornalista capace di dare una risposta vera e documentata.

FORZA NAPOLI SEMPRE


Il suonatore di piattini
Di peppinopit - scritto il 05/06/2010 08:37:05

Torna a fare quello schifo di film, con quella munnezza di attori da circo, lascia stare il calcio; è una cosa troppo seria per te. . .


aure' adeguati
Di adeguati - scritto il 05/06/2010 01:58:09

Aurelio adeguati che te stai arravugliann mane e piedi tu sulo!!1Sient' a me. . . adeguati al mondo del calcio sei ancora in tempo!!!Poi succede il casino. . .


De laurentis e' un bluff
Di ciro - scritto il 05/06/2010 01:51:39

De Laurentis sei un pacco. . . . sei unico a gestire una delle piu' importanti societa' in maniera cosi' dittatoriale. . . ma che vuoi tutto tu??Ma ti rendi conto che se nn ti adegui e ti riorganizzi finisci nella merda poiche' sei isolato. . tagliato fuori. . . dal mondo del calcio??Bah. . . guarda Balotelli anche lui che e' giovane ha rifutato il Napoli per colpa dei diritti di immagine tutta colpa tua imbecille di un presidente. . . . vai avanti cosi e l'anno prossimo vedrai le belle sorprese che avrai. . . tanto anche i giovani calciatori vogliono i loro diritti. . . ha fatto bene Hamsik che ha fatto delle pubblicita'. . . alla faccia tua dittatore dei miei stivali!!!!!


LA SOCIETA' E' A UN BIVIO
Di DIRITTI DI IMMAGINE FREE - scritto il 05/06/2010 01:42:07

LA SOCIETA' E' A UN BIVIO O SI CAMBIA GESTIONE O SI RESTA AL PALO. . . PURTROPPO DA QUANTO MI SEMBRA DE LAURENTIS SEMBRA ESSERE MOLTO INTENZIONATO A FAR SOLDI PIU' CHE AD ALLINEARSI AL MONDO DEL CALCIO. . . CIO' NON LO PORTERA' LONTANO. EPPURE I SOLDI LI STA GUADAGNANDO. . . . SPERIAMO CAMBI IDEE. . . ALTRIMENTI LA SITUAZIONI SI INGARBUGLIA. . .


SERVE CONCEDERE I DIRITTI
Di GIANNI 67 - scritto il 05/06/2010 01:38:00

TUTTE LE BELLE PAROLE IDEALISTICHE E DI GESTIONE. . . . COMUNQUE UNA COSA E' CERTA I DIRITTI DI IMMAGINE BISOGNA CONCEDERLI COME FANNO TUTTE LE SOCIETA' DI CALCIO AL MONDO, ALTRIMENTI SI RIMANE ISOLATI, POICHE' ANCHE I GIOVANI CAMPIONI ES. BALOTELLI CHIEDONO LA LIBERTA' SUI LORO DIRITTI DI IMMAGINE. A NAPOLI NN VERRANNO MAI GIOCATORI DI SPESSORE NE GIOVANI NE ESPERTI PER QUESTO PROBLEMA GRAVOSO CHE IL PRESIDENTE DEVE CONVINCERSI A CEDERE SE NON VUOLE RISCHIARE MOMENTI BRUTTI!!!

P. S. LE SOLUZIONI SONO DUE O SI ALZANO I REINGAGGI O SI CONCEDONO I DIRITTI. . . LA COPERTA E' CORTA. . . BISOGNA ADEGUARSI ALTRIMENTI NON SI ACCOCCHIA NULLA E SI RICHIANO ANCHE I NOSTRI PEZZI MIGLIORI.


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