

DE SANCTIS 5: Colpevole sia sul primo rigore causato da Campagnaro, perché inchiodato sulla linea di porta non esce a sventare il pericolo; sia sul secondo gol di Mesto il cui tiro da distanza siderale non pareva imprendibile. CAMPAGNARO 5,5: Si lascia coinvolgere dalle incertezze e dalla disorganizzazione della squadra, il leone oggi è sembrato un ingenuo agnellino, soprattutto sull’azione che gli è costata l’espulsione ed il penalty. CANNAVARO 6-: A volte lento ed impacciato, i suoi limiti li conosciamo, ma ha il merito di combattere con ardore fino all’ultimo istante. CONTINI 4,5: Ne combina di tutti i colori, tra i maggiori responsabili delle dormite della difesa. Patisce la velocità e i tagli ficcanti della difesa rossoblu. MAGGIO 5: Spinge molto e con alterne fortune, ma in fase di non possesso Mesto lo distrugge letteralmente. PAZIENZA 5: Vaga in campo con incedere incerto alternando passaggi riusciti a strafalcioni incredibili. Non chiude Mesto quando parte il missile del raddoppio genoano, francamente un’alternativa poco credibile per un Napoli che punterebbe all’Europa… CIGARINI 5: Più che il professore del centrocampo, questa sera è parso uno scolaretto timido e svogliato. Non è questo il regista che serve al Napoli. Occorre maggiore personalità e continuità in mezzo al campo. HAMSIK 7: Tra i pochi a salvarsi, è il vero fuoriclasse del Napoli, autore di colpi eccezionali come quello del gol del vantaggio azzurro. Ha ritrovato continuità e ispirazione. ARONICA 5: Alto a sinistra è improponibile, un po’ meglio in una difesa a 3, restano gli evidenti limiti tecnici. QUAGLIARELLA 6-: Da solo in attacco può poco o niente. E’ una punta atipica che avrebbe bisogno di una boa accanto per far male. Tarda a giungere l’intesa con il Pocho ed i compagni… PIÀ 6: Si divora un gol clamoroso nel primo tempo, ma tatticamente fa il massimo. E poi ci mette l’anima per compensare i suoi limiti tecnici. GARGANO 6: Il Napoli non dovrebbe mai rinunciare ad un centrocampista del genere, soprattutto se le alternative non sono all’altezza. LAVEZZI 5: Entra quando la frittata è già fatta, ma certo il suo incaponirsi con dribbling inutili rende la situazione ancora più irrimediabile.
Il ‘suo’ Napoli non vince in trasferta da 11 mesi e pensare di violare il Marassi facendo partire titolari Aronica, Pazienza e Pià ci è sembrata come una presa in giro indirizzata ai tifosi. Anche Gasperini lo ringrazierà pubblicamente per l’inatteso cadeau.
La squadra azzurra in difesa è disorganizzata, male assortita a centrocampo, in attacco sterile e fragile come una zattera tra le onde hawaiane. Aggravante: nei momenti decisivi è troppo sparagnina. A Genova, ad esempio, (ma anche contro il Livorno), sul vantaggio di un gol e di un uomo, invece di affondare il colpo del K.O., si è industriata in un’opportuna ed imbarazzante melina. Non è questa la mentalità che si infonde in un gruppo che ambisce a diventare grande.
Donadoni era stato chiamato all’ombra del Vesuvio per dare un gioco nuovo alla squadra, a gettare le basi per un sistema di gioco più moderno, ma soprattutto maggiormente redditizio. Missione fallita miseramente, se si considera il fatto che è riuscito, confermando il modulo caro a Reja, a rendere peggiore questo Napoli anche nella mentalità: nonostante i 50 milioni spesi, MALE, da De Laurentiis e Marino, la barca fa acqua da tutte le parti.
Inoltre, questo tecnico è troppo pacato sulla panchina: a Napoli allenatori con un carattere flebile hanno fatto sempre male. Cambi modulo e atteggiamento, oppure cambi aria.
di Vincenzo Letizia

BLASI
Di Casatiello - scritto il 13/09/2009 23:18:14
Ho contato 4 interventi ripetuti uno dietro l' altro da espulsione. . alla fine è stato solo ammonito e poi preventivamente sostituito. . fortuna sua che ha trovato un arbitro all' inglese.
ps. una pagella dedicata a tutti quelli che pure di attaccare marino hanno difeso Blasi e visto che siamo in tema di voti: BLASI 3