

Abbiamo cominciato da poco e il ritornello pare lo stesso di qualche anno fa: campionato tra squadre poco brillanti, panchine ballerine, arbitri indecenti, Juve prima della classe con aiutino d’ordinanza, due novità che ben presto tenderanno a cedere il passo ad un Inter che però -nonostante Mourinho - si rivela incredibilmente più simpatica e brillante di quella in formato Ibra.
La solita solfa. A smuovere un po’ le acque la partenza sprint delle squadre di Genova, il terribile avvio della Roma con le dimissioni di Spalletti e il ritorno in panchina di Ranieri, le poche fortune di un Napoli che non riesce a creare gioco, rivela una difesa di burro e, come se non bastasse, subisce torti arbitrali.
Partiamo dai primi della classe: poco bello ma produttivo il gioco della Juve in formato Ferrara. Già da quest’estate, nonostante una campagna acquisti che sinceramente chi scrive non trova entusiasmante, nonostante le corali esaltazioni di Diego (che – tanto per ricordarlo – di cognome non fa Maradona), la vecchia Signora era la superfavorita. Motivo? Da troppo tempo a secco e sostenuta da Lippi, colui che è stato quello che ha tirato fuori l’Italia dallo scandalo Calciopoli. E non chiedete a che vale questo contraddetto. A buon intenditore poche parole. In prima fila se la ride anche la città della lanterna con
Si ride meno a Milano, sulla sponda rossonera, dove il dopo Kakà è di quelli difficili con un Milan che non convince e non vince. Va meglio all’Inter, fermata in casa alla prima dal Bari, ma con un gioco più entusiasmante di quello prodotto nei campionati in cui da schiacciasassi si è fatta lustrare le scarpe dalle altre. I tifosi si godono le belle giocate del principe Milito, di Thiago Motta o di super Eto’o. Fortune alterne a Roma prima di giungere alla nostra Napoli. Nella capitale va bene
Arriviamo all’ombra del Vesuvio per le nostre stoccatine finali. Il Presidente pensa troppo ai film, non segue il discutibile operato della coppia Baldari (ufficio stampa) - Marino (direttore generale), lascia cedere Blasi e Mannini, ma tiene Pazienza, fa sì che il Mister tenga in panchina Lavezzi e Gargano (ma non ci sarà forse l’aumento degli ingaggi più che il volo transoceanico dietro la panchina d’avvio al Ferraris?!), permette che la difesa continui ad essere di burro con Cannavaro titolare (della serie quanto può valere e far danni un cognome…) e Santacroce in panchina a “godersi” lo spettacolo. Ma non basta. Se a tutto ciò si aggiunge un Tagliavento qualunque, contro il quale non si levano sonore lamentele, nonostante l’indegna ingiustizia già subita al Barbera, la frittata è fatta. Cari tifosi azzurri preparatevi, il gioco è una chimera e le fregature sono dietro l’angolo. Con Cannavaro lì dietro a guidare il reparto e Donadoni (nella foto di Felice De Martino) in panchina ci sarà da soffrire. Godetevi l’unica perla che abbiamo: Marekiaro.
di Renata Scielzo

via donadoni!
Di positano - scritto il 14/09/2009 17:07:57
ci siamo stufati di fare figure di merda!ci vuole qualcuno che dia finalmente una vera identità a questa squadra chiamate subito rossi o spalletti siamo ancora in tempo per raddrizzare la barca altrimenti andiamo in b! i giocatori ci sono(a parte cannavaro che fa cagare)ci vuole un tecnico buono! gente che ha speso un quarto dei soldi che abbiamo speso noi sta facendo meglio!
BASTA
Di GIOLIANO - scritto il 14/09/2009 16:30:16
BASTA CU STI KAZZ DI ESPERIMENTI. . . . VOGLIAMO SANTACROCE IN CAMPO SEMPRE. . . PUNTARE SU DENIS E GIOCARE A TRE PUNTE TANT LAVEZZI E QUAGLIARELLA ATTUALMENTE STANNO PIU' A CENTROCAMPO KE IN ATTACCO. . . DIAMO FIDUCIA AL TANQUE. . . E BAST CU STI PIA ARONICA E PAZIENZA PER PIACERE BASTA KAZZO!!!
DONADONI VATTENE
Di ale napoli ale - scritto il 14/09/2009 16:20:44
Santacroce, uno dei giocatori piu promettenti, bruciato.
Cannavaro, uno dei difensori piu' imbarazzanti, "perno" della difesa.
L'esterno sinistro che manca da anni!
Un centrocampo privato di Blasi ha perso consistenza: Gargano, Cigarini, Pazienza: tutti sollo il metro e 75 cm.
Un attacco mal composto: Quagliarella non è una prima punta, Denis è un chiodo, Pia e Hoffer da serie B.
Un allenatore che non si sa imporre.
Una squadra che non corre, non lotta, non dimostradi voler vincere.
DONADONI VATTENE! Non hai saputo farti sentire nello spogliatoio e hai accettato tutte le decisione della dirigenza!
Donadoni, sei un femminello!
RENATA DOCUMENTATI
Di PIFF - scritto il 14/09/2009 15:45:03
SANTACROCE NON ERA NEMMENO IN PANCHINA MENTRE RINAUDO SI E DENIS COME FABIANO ERA IN TRIBUNA !!!!! CON PIA IN CAMPO (REDUCE PURE DA UNO STOP) MA DONADONI VERAMENTE FUMA. . .