Fabio Quagliarella parla in conferenza stampa. Il Napoli ha voglia di prendersi qualche rivincita: «I miei compagni e la società hanno voglia di riscatto. Vogliono fare bene dopo il brutto girone di ritorno dell'anno scorso». Il suo desiderio è presto detto: segnare, segnare, segnare: «Non prometto niente, ma spero di fare più gol possibili e credo che questo se lo augurino anche i tifosi».
«LAVEZZI E' UN FENOMENO» - Poi l'attestato di stima per Lavezzi: «Lavezzi in questi due anni di Napoli ha dimostrato che è un grandissimo giocatore. Ma ci sono nella rosa altri ottimi giocatori: Denis, Pià... Certo che Lavezzi è un fenomeno: veloce e tecnico, cerca sempre di farti far gol. Come giocatore non si discute».
IL CALORE DEI TIFOSI - Quagliarella sapeva già quanto affetto sappiano regalare i napoletani. Ma si è stupito dell'ambiente squadra: «Non avevo alcun dubbio sul calore dei tifosi. So cosa vuole dire la piazza partenopea. Stando da fuori non pensavo ci fosse un gruppo del genere, sono tutti ragazzi seri che hanno voglia di fare. Ci sono tutti i presupposti per fare bene».
LE RESPONSABILITA' - Il Napoli lo ha acquistato per fare il salto di qualità. La responsabilità è grande: «Non mi ha mai fatto paura il peso della responsabilità, significa che la squadra e la società credono in te. Queste responsabilità mi danno la forza di allenarmi sempre meglio per migliorarmi». E poi il San Paolo, magari stracolmo, aiuta a superare tutto: «Non ho paura, quando entri in quello stadio con 70 mila persone diventi più forte. Non vedo l'ora di giocare al San Paolo».
IL SOGNO NAPOLI - La maglia azzurra per Quagliarella è un punto di arrivo: «Napoli era un sogno, ora mi godo ogni singolo momento. Appena è arrivato l'interessamento del Napoli ho detto sì senza pensarci, è ovvio che poi la società ha fatto uno sforzo notevole per prendermi. La trattativa è stata risolta in 3 giorni. Non esistono problemi d'immagini per il Napoli».
TATTICA - Poi qualche considerazione tattica. Per esempio, come si trova a fare da punta nel tridente? «Ho fatto due anni a Udine giocando da prima punta, ero adattato, ma mi sono trovato bene. Sono una seconda punta, ma mi adatto anche a fare la prima. Con due attaccanti ho più libertà di fare il mio gioco, a tre è diverso perchè devi stare lì in mezzo a far salire la squadra».
GLI OBIETTIVI - Le aspettative sono grandi. Ma quale è l'obiettivo di questo Napoli? «Non dobbiamo pensare a nulla, ma solo domenica dopo domenica a dare il meglio. Si lavora seriamente sperando di arrivare più in alto possibile».

Fonte: Corriere dello Sport

di VL