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• OBIETTIVO NAPOLI - SCONFITTA SCACCIASOGNI •

10/04/2010 20:48:08

Difficile, quasi impossibile, mantenere imbrigliato lo spirito del tifoso che in questa situazione vorrebbe emergere rabbioso, contro gli errori, la sufficienza, e le assurdità “ammirate” oggi sul campo del San Paolo. Il Napoli ha dimostrato, per l’ennesima volta in questa stagione, di non avere la stoffa da grande. Ha palesato ancora tutti i propri limiti nel momento in cui bisognerebbe approfittare dei regali degli avversari e delle opportunità che una classifica grottesca, che ormai premia il “meno peggio”, offre…

Passando a commentare la gara di oggi, quello che lascia più l’amaro in bocca è come la sconfitta sia arrivata al cospetto di una formazione messa in campo in maniera ridicola. Nel primo tempo, infatti, il Parma si disponeva senza centrocampisti di copertura, con un modulo che da 4-3-3 si tramutava in 5-3-2, con una serie di esterni di centrocampo piazzati alla rinfusa in mezzo al campo, che tra l’altro non riuscivano nemmeno a fare bene il proprio lavoro in fase di copertura sulle fasce, dove Zuniga e Aronica godevano di ampia libertà.

Da questa disposizione il Napoli aveva tratto subito vantaggio, con la rete dell’1-0, grazie ad un posizionamento offensivo degli azzurri che vedeva inizialmente Lavezzi a destra, Quagliarella a sinistra e Hamsik centrale, un po’ più arretrato a godere, insieme a Gargano, delle enormi praterie generosamente concesse da Guidolin nella zona centrale del campo. Tuttavia il Napoli è una squadra molto galante, che non è solita approfittare dei regali degli avversari, così dopo la prima rete ha preso a cuore la causa emiliana ed è andato progressivamente a rallentare il proprio ritmo di gioco, godendo della bella giornata di sole del San Paolo insieme agli avversari, che solo con il velocissimo Biabiany davano segno, di tanto in tanto, della loro presenza.

Tuttavia il Parma non è squadra che ricambia i favori e, considerando che anche nel secondo tempo gli azzurri avevano intenzione di dar seguito alle vacanze pasquali, sprecando occasioni eclatanti a tu per tu con Mirante, e non aggredendo con la giusta cattiveria gli avversari, questi hanno deciso pian piano di iniziare a rendersi pericolosi, accorgendosi che la difesa azzurra, con Grava e Cannavaro in versione “sogni d’oro Bonomelli”, lasciava numerosi spazi per le loro sporadiche iniziative.

Il Napoli, da parte sua, cercava di rimettere le cose a posto, aggrappandosi al solo, funambolico, Zuniga che, ricordiamo, Mazzarri ha sapientemente tenuto in panchina o fuori ruolo per tutto il torneo, le cui iniziative però venivano spesso svilite per la mancanza di una prima punta degna di tal nome. Oggi è risultato palese come gli azzurri senza Hamsik a quest’ora starebbero probabilmente a lottare per ben altri obiettivi. Lavezzi nel ruolo di prima punta è improponibile. Mettendolo come riferimento offensivo si sviliscono le sue qualità, che lo vedono utile solo partendo dall’esterno da dove, quando è in forma, può mettere in difficoltà gli avversari con la sua velocità. In mezzo all’area il Pocho è inutile in quanto nemmeno lontanamente in possesso dei movimenti propri di una prima punta. Mazzarri probabilmente avrebbe fatto bene a pensare di dare oggi la possibilità di mettersi in mostra all’austriaco Hoffer, mandato in campo solo negli ultimi spiccioli di gara, l’unica cosa che almeno ricordi lontanamente una punta nell’organico napoletano in assenza di Denis, il che è tutto dire.

Eccessiva mentalità rinunciataria (e non è la prima volta) e poca reattività nel cambiare le carte in tavola da parte di Mazzarri, un organico numericamente non all’altezza, ed un calo di agonismo inconcepibile, hanno alla fine regalato ai parmigiani una vittoria insperata, ed hanno mandato quasi definitivamente in fumo le utopie dei tifosi azzurri, i quali, per l’ennesima volta, dovranno affidarsi alla pochezza delle altre contendenti per conservare un briciolo di speranza. Ma sarebbe da stupidi, in caso di un eventuale posizionamento positivo a fine campionato, non vedere dove iniziano i meriti propri e dove i demeriti altrui.


di E.L.

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cambia

perfetto
Di Ballerotte - scritto il 10/04/2010 21:17:54

sottoscrivo pienamente. . . . d'altra parte che Mazzarri fosse una mediocre controfigura di Reja, un ennesimo servo-sciocco del Dela l'avevo detto da tempo.


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