

Palladino, Mauri, Floccari, Modesto, Bianchi, Nocerino, Jodlowiec, perfino Lupoli, e l’elenco potrebbe essere sconfinato. Tanti giocatori normali, si badi bene non fuoriclasse, che hanno rifiutato il Napoli. De Laurentiis e Marino dichiarano alla stampa di non spiegarsi i motivi di questi dinieghi, eppure un motivo sembra emergere chiaro. Nel club azzurro c’è un tetto di ingaggi che se non sarà rivisto, non potrà consentire l’arrivo a Napoli di calciatori di buon livello. E soprattutto la non concessione dei diritti di immagine, scoraggia tanti giocatori in rampa di lancio a legarsi al club di De Laurentiis. Insomma, gli stipendi che il Napoli garantisce, c’è da dire sempre puntualmente ai propri calciatori, sono, tra le squadre di seconda fascia, tra i più bassi della serie A. Il dato sembra facilmente interpretabile. Ribadiamo con forza: se non si adeguerà la politica degli stipendi agli obiettivi che si vanno sbandierando ai quattro venti, è chiaro che certi giocatori preferiranno altre piazze a quella partenopea. Perché chiunque preferisce andare dove si guadagna di più.
L’anno scorso un giocatore come Milito che il Napoli avrebbe potuto prendere facilmente è stato snobbato perché guadagna troppo. D’accordo, il Principe non avrà l’ingaggio di Denis o Zalayeta, ma quanti punti e gol ha regalato al Genoa che adesso punta dritto alla Champions?
Poi, se si aggiunge che calciatori che sarebbero venuti a piedi a Napoli senza pretendere la luna per amore della maglia, e ci stiamo riferendo a gente del calibro di Pasquale Foggia e Fabio Cannavaro, trovano serrata la porta del club azzurro per chissà quali motivi reali, allora è evidente il perché in questi due anni il direttore Marino si sia imposto di scegliere giocatori in Sud America. Perché costano di meno e soprattutto non guadagnano quanto i calciatori dei migliori tornei europei. E proprio da qui si dovrà ripartire se il Napoli vorrà davvero puntare alle alte vette della classifica. Da giocatori, tanto per fare un esempio, come Quagliarella, D’Agostino, Criscito, ai quali se si proponesse un ingaggio giusto e un progetto serio, assolutamente non rifiuterebbero Napoli e i propri tifosi. Sembra, in tutta onestà, che questi rifiuti non siano motivati dai problemi che una città come Napoli deve avere, e che più o meno hanno tutte le grandi città d’Italia. Ma per la confusione che sta emergendo recentemente dagli alti vertici del club azzurro. Non si dica che Quagliarella non serve al Napoli perché non sarebbe una prima punta (e nessuno che ribatte il presidente in diretta su quest’inesattezza). Perché sembra questa la storia della volpe che non può arrivare all’uva… Oppure un giorno si dice che Fabio Cannavaro è vecchio e un altro che meritava palcoscenici Champions, quando tutti sanno benissimo cosa non ha fatto Fabio per chiudere la carriera nella propria città. Oppure, che fuoriclasse come Cassano, che sarebbe potuto venire gratis a Napoli, rompono lo spogliatoio, quando sono bastati tre, quattro signori nessuno per sfasciarlo quest’anno e far naufragare un campionato che sarebbe potuto essere diverso…
I tifosi pretendono chiarezza. Napoli non può pensare di fare i campionati, ad esempio, dell’Atalanta o della Sampdoria. Il bacino di utenza, il mare di tifosi che inondano il mondo intero e che si abbonano alle TV satellitare ingrossando le casse del club azzurro, suggeriscono di modificare un tantino la politica che si sta palesando ultimamente. D’accordo, non si potrà mai competere con realtà come l’Inter e il Milan, forse con
di Vincenzo Letizia

POLITICA GIUST
Di VECCHIO NAPOLETANO - scritto il 04/05/2009 13:13:02
BELLE CHIACCHIERE. NESSUNO RICORDA I MILIARI CHE SONO STATI BRUCIATI FINO AL FALLIMENTO. SI PUO' VICERE ANCHE CON UNA GESTIONE OCULATA. I MILIARDI SPESI DA MORATTI INSEGNINO.
Bisogna cambiare
Di Oric - scritto il 04/05/2009 12:59:14
Con tutto il rispetto per il presidente, credo che fino ad oggi si sia fatto solo chiacchiere, perchè è vero che bisogna guardare il bilancio ma, è anche vero che se si fa una grande squadra entrono anche più introiti. Se il presidente ordina a Marino voglio fare una grande squadra. Marino gliela costruisce(è a vendere che non è bravo)certo se gli ordina di spendere per ogni giocatore non più di otto-nove milioni di euro e di ingaggio non più di un milione di euro non possiamo mai vedere una grande squadra. Questi giocatori attuali poveretti sono anche senza i cosidetti attributi. FORZA NAPOLI
"LA FINE DEI TRIK TRAK
Di Gennaro MUSELLA - scritto il 04/05/2009 12:31:58
DE LAURENTIS, MARINO.......CHE DELUSIONE TANTE PAROLE MA POCHI FATTI: "BISOGNA ESSERE CONCRETI" E NN DEI PAGLICCI DA BARACCONE QUI NON SIAMO AL CINEMA E NOI TIFOSI MERITIAMO RISPETTO!!!