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• OBIETTIVO NAPOLI - GENOA DA EUROPA, AZZURRI NO •

13/09/2009 23:30:59

L’arbitraggio inquietante ha senza dubbio condizionato l’andamento della gara con errori su entrambi i fronti, ma tutto sommato questo non ha intaccato l’aspetto tecnico e tattico che in questa sede ci compete giudicare, né ha falsato la giustizia di un risultato finale che ha messo in risalto le differenze tattiche, tecniche, fisiche e mentali tra una squadra che sarà una delle protagoniste della rincorsa alle zone alte della classifica, il Genoa, ed una, il Napoli, che potrebbe anche quest’anno continuare a galleggiare in uno stato di perenne incompiutezza, e che la lotta per i piani alti potrebbe alla fine guardarla dal basso.

La gara di questa sera si presenta perfetta per permetterci un chiaro parallelo tra la squadra di Gasperini e quella di Donadoni. Al fischio di inizio risultava evidente la differenza strutturale tra le due formazioni. Il Genoa, da una parte, forte delle sue certezze tattiche, con gli elementi adatti nei ruoli giusti, e con una rosa pronta a fornire un’ampia gamma di scelte all’allenatore. Dall’altra parte il Napoli, con i suoi cervellotici adattamenti per portare avanti un modulo che non si è in grado cambiare, con una rosa piena di buchi che costringe l’allenatore a mandare in campo giocatori che avrebbe sicuramente visto meglio con un’altra casacca, e con un Donadoni che ciononostante si concede un improbabile turn-over.

Nonostante queste premesse gli azzurri, seppur palesemente contratti, sono riusciti a tenere in equilibrio la partita per quasi tutto il primo tempo, grazie ad una buona accortezza nella fase difensiva, in cui la squadra si chiudeva in un 4-4-2 che lasciava poco spazio sulle corsie esterne, dove anche Pià forniva il suo contributo difensivo.

La mancanza di mordente offensivo aveva trovato la sua soluzione con la superiorità numerica. Con la discutibile espulsione di Criscito il Napoli si è infatti ritrovato a poter godere dell’iniziale disorientamento dei rossoblù e della superiorità numerica a centrocampo. Questa situazione però non è durata a lungo. Poco dopo la bellissima rete dell’uno a zero di un Hamsik completamente ritrovato, la situazione si è riequilibrata a causa dell’ennesimo errore arbitrale del dilettantistico Tagliavento, che regalava rigore (inesistente) e conseguente espulsione di Campagnaro al Genoa.

Al ritorno degli spogliatoi la parità numerica ha messo ancor più drasticamente in risalto tutte le differenze tra le due formazioni. Donadoni decideva di schierare gli azzurri in modo simile al Genoa, ma con un modulo alquanto confuso. Un ibrido tra un 4-3-2 e un 3-4-2 in cui Aronica e Hamsik si alternavano confusamente nel presidiare la corsia sinistra, i punti di riferimento offensivi erano vacui, con un Quagliarella costretto a predicare nel deserto, considerando la gara incolore di Pià e l’irritante fumosità di Lavezzi, subentrato al brasiliano. Diametralmente opposta la situazione tecnico-tattica del Genoa. In primis i rossoblu presentavano la lucidità e la capacità tecnica di iniziare le azioni con intelligenza dalla difesa, anzi, dal portiere. I compiti in campo poi erano ben delineati, con i due esterni, Rossi e Mesto, duri e instancabili sulle corsie laterali, che hanno dato una lezione su come interpretare il ruolo ai colleghi azzurri (o meglio, ai pochi che ci sono). In attacco Gasperini poteva poi contare su un punto di riferimento vero come Crespo (cosa che manca nell’organico azzurro) e una seconda punta capace di girargli attorno come Palacio. Queste differenze tecniche, fisiche e tattiche non potevano non emergere in maniera evidente, come poi in effetti sono emerse, sottolineate dal un roboante 4-1 che non potrà far riflettere i dirigenti del Napoli ed il suo allenatore sul differente lavoro operato, in varie sedi, da una diretta concorrente.

Come già detto in numerose altre circostanze il Napoli non ci sembra avere ancora le caratteristiche tattiche, tecniche e mentali per aspirare all’agognato salto di qualità. L’enorme amore per gli azzurri ci fa sperare che Donadoni possa lasciarsi alle spalle questa brutta sconfitta e riesca a trovare qualche accorgimento tattico che possa dare una maggiore stabilità alla sua formazione, ovviando così alle lacune che il mercato estivo ha lasciato all’interno di un organico azzurro, che tuttavia ha ancora le potenzialità per riprendersi. Bisognerà però ridare alla squadra una linearità che al momento manca.


di Eduardo Letizia

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DONADONI A CASA!!! MA SUBITO!!!
Di passione napoli - scritto il 14/09/2009 10:42:44

DONADONI SUBITO VIA. E' UN INCOMPETENTE!!!

PRENDIAMO SPALLETTI O DELIO ROSSI


marino la munnezza
Di disertiamo lo stadio - scritto il 14/09/2009 10:42:38

non meritate niente. . . . avete ankora il coraggio di andare allo stadio e spendere 30euro x un distinti e vedere questo scempio? marino e donadoni fuori dai coglioni.


de laurentis imbroglione e pappone FUOTI DAI COGLIONI
Di batman - scritto il 14/09/2009 10:37:35

come ho gia piu volte ribadito prima dell'inizio del campionato questa squadra cosi com'e non arrivera lontano troppi errori commessi in campagna acquisti e incapacita dell allenatore nel proporre un modulo equilibrato. Grazie ancora de laurentis e marino che continuate a prendere in giro i napoletani e a dire che avete speso 50 milioni. fate ridere e dico ai tifosi napoletani di disertare lo stadio e di non abbonarsi perche questa dirigenza non si merita niente contestateeeeeeeeeeeeeeeeeeee


E' colpa di tutti, presidente compreso...
Di Mario - scritto il 14/09/2009 10:37:07

La colpa di questo disastro è di tutti, dal Presidente che dopo la debacle dell'anno scorso non ha mandato via Marino e che facendo di testa sua ha preso Donadoni, tecnico di scarsa esperienza e caratterialmente difficile da capire.

La colpa è di Marino, che in sede di mercato non ha preso altri 3 giocatori fondamentali come Inler, Dossena e un attaccante alla Borriello lasciando la squadra incompleta.

La colpa ieri è stata di Donadoni che ha lasciato a casa in una partita fondamentale come quella di ieri Datolo, Santacroce, Zuniga e Denis e fatto giocare Pazienza, Aronica, Pià e mettendo in panchina Grava e Rinaudo. In più ha lasciato in panchina Lavezzi e Gargano che non sono dei fenomeni ma certo sono di altro livello rispetto a Pià e Pazienza davvero inguardabili.

Insomma, un bel concorso di colpe, la vedo male.




Deluso
Di Francesco - scritto il 14/09/2009 10:32:24

Signor Marino lei è un incompetente. Innanzitutto si vergogni lei, lo staff tecnico ed in parte anche la squadra. Certamente l'episodio di Tagliavento ha condizionato, in parte, la partita, ma nel secondo tempo la squadra era irriconoscibile. Basta con le scuse inutili, ammettete piuttosto i vostri errori. era il caso di acquistare e spendere soldi per un portiere mediocre come de Sanctis quando avevamo già un ottimo Iezzo? Poi non era meglio puntare anche su un terzino sinistro e su un altro attaccante di peso? Vedi Di Natale (. . . altro napoletano, alla faccia di Napoli ora è anche capocannoniere, ci costava anche poco!).

Questa squadra è ad immagine e somiglianza di Donadoni. Un allenatore che non serve a nulla e che non vuole nessuno! Vi siete chiesti perché una volta esonerato da CT della nazionale Donadoni non abbia avuto offerte da nessun club di alta fascia? Tutti fessi o incompetenti? No! Due soltanto sono i fessi in questione: Marino e De Laurentiis.

Possibile che non c'era un allenatore migliore che facesse cacciare un pò di carattere con le palle a questa squadra?

Sono fortemente deluso, ed aggiungo che mai più oserò soffrire per una squadra che non lo merita. Riprenderò a seguire il Napoli come facevo 20 anni fa prima di comprarmi un abbonamento per seguire questa squadra di merda e del cazzo: al televideo dopo fine partita! Andatevene a fare in culo tutti.


ESONERARE DONADONI.
Di NESSUNO - scritto il 14/09/2009 10:27:46

ESONERARE DONADONI.


ESONERARE DONADONI.
Di NESSUNO - scritto il 14/09/2009 10:27:24

ESONERARE DONADONI.


ESONERARE DONADONI.
Di nessuno - scritto il 14/09/2009 10:25:42

ESONERARE DONADONI.


che cazzo
Di sasydemy - scritto il 14/09/2009 10:24:41

chist strunz ro genov cu nui jocn co sang all'uocchie che spaccimm a facci rogemellaggio ajere. Speriamo che al ritorno gli rompiamo il culo. . .


BLUFF
Di CURVA B - scritto il 14/09/2009 10:22:48

IL NAPOLI E' UN BLUFF, DE LAURENTIIS NON HA SPESO NIENTE, NEMMENO SANTACROCE E' DEL NAPOLI, TIFOSI FESSACCHIOTTI E CREDULONI, DE LAURENTIIS NON FA BENEFICENZA, ZUNIGA NON VALE NEMMENO 3 MILIONI, ALTRO CHE 9 MILIONI, CAMPAGNARO NESSUNO LO HA MAI VOLUTO, DE SANTIS NON VALE IEZZO, E C'E' CHI CREDE CHE DE LAURENTIIS ABBIA SPESO 52 MILIONI. . . AH AH AH I NAPOLETANI SONO IL POPOLO PIU' INGENUO DEL MONDO E LA FGCI CI STA SOLO LUCRANDO SOPRA. . . BASTEREBBE NON ABBONARSI, NE' ALLO STADIO NE' A SKY, MA QUANT'E' CHE I TIFOSI DEL NAPOLI SI SVEGLIANO E NONSI RENDONO CONTO CHE DE LAURENTIIS CI STA SOLO FREGANDO?


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